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Sicurezza, Bozza: «Amministrazione Tommasi impreparata e divisa»

Anche il PD ora chiede «un cambio di passo» e parla di «pugno duro». E il consigliere di Forza Italia commenta: «Se perfino il suo alleato più importante lo critica, significa che il sindaco ha delle gravi mancanze»

La gestione di Agec e delle sue farmacie comunali, i rapporti con chi organizza il carnevale in città e la necessità di maggiore sicurezza. «C'è una frizione dentro il centrosinistra: da una parte il sindaco e i suoi fedelissimi con il supporto di Traguardi, dall'altra il Partito Democratico che non manca di prendere le distanze su vari temi». Ad affermarlo è il consigliere comunale di Forza Italia Alberto Bozza, convinto che ci sia «una spaccatura all'interno della coalizione che governa Verona. E non è un bene per la città».

L'ultimo tema su cui Bozza ha visto una distanza tra Damiano Tommasi e il PD è la sicurezza. «Da tempo noi di Forza Italia, assieme alle liste civiche che fanno capo a Flavio Tosi, chiediamo espressamente all'amministrazione di centrosinistra un cambio di passo sulla sicurezza», ha spiegato il consigliere comunale. Un cambio di passo che per il centrodestra cittadino dovrebbe cominciare dalla sostituzione dell'assessora alla sicurezza Stefania Zivelonghi. Assessora che però ha la «totale fiducia» del sindaco Tommasi e che propone soluzioni diverse da quelle proposte dalla minoranza.
Ma dopo la rissa avvenuta alla stazione di Verona Porta Nuova a chiedere «un cambio di passo» è stato anche il consigliere comunale del PD Fabio Segattini, il quale ha parlato anche di «pugno duro» per evitare il ripetersi di queste violenze. «Benvenuti finalmente nel mondo reale, meglio tardi che mai - ha risposto Bozza ai consiglieri dem - Ma se perfino l'alleato più importante critica Tommasi, significa che il sindaco ha delle gravi mancanze amministrative che non gli consentono di garantire la sicurezza di Verona».

Ma prima della sicurezza, c'erano stati altri due punti su cui Tommasi e il PD avevano mostrato un certo disaccordo. Il più evidente è ancora quello di Agec. Per il PD, l'azienda controllata dal Comune di Verona dovrebbe occuparsi solo dell'emergenza abitativa e disfarsi delle altre sue funzioni, tra cui quella di gestire alcune farmacie. Ma sia per Tommasi che per la presidente di Agec Anita Viviani, «la vendita delle farmacie non è in discussione».
E poi ancora due reazioni diverse dopo l'annullamento della sfilata dei carri di carnevale e della cavalcata di Tomaso da Vico, con Tommasi e il movimento Traguardi che hanno chiesto spiegazioni al Comitato Carnevale Bacanal del Gnoco, mentre alcuni esponenti del PD hanno mantenuto buoni rapporti con il Bacanal, partecipando anche alla cena organizzata dal comitato.

«Ci sono zone del centro e di molti altri quartieri della città che sono diventati territori di baby gang, mentre in zona stazione dilagano spaccio e criminalità - ha concluso Bozza - Servirebbe un'amministrazione politicamente unita e forte. Invece, oltre che impreparata, è anche divisa».

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