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Esami del sangue più cari: solo 100 persone al giorno pagheranno meno

Da due settimane una folta ressa di persone si accalca ogni mattina davanti ai laboratori. La gente arriva prima del personale delle pulizie pur di riuscire a strappare uno dei primi cento biglietti, ma questo crea non pochi problemi al laboratorio

Persone in coda a partire dalle 5 del mattino davanti alla casa di cura Pederzoli di Verona, tutti in gara per accaparrarsi i primi cento biglietti, gli unici “vincenti”. Purtroppo, però, non stiamo parlando di una lotteria, ma di prelievi di sangue. La riduzione del budget ragionale per il servizio di analisi ha infatti costretto i laboratori ad operare tagli drastici ed ora solo 100 persone al giorno posso accedere ai prelievi.

DALLA REGIONE - “la Regione Veneto – spiega un cartello appeso fuori dai laboratori d'analisi - ha ridotto drasticamente per i propri cittadini il budget assegnato al nostro laboratorio, imponendo di fatto un tetto alle prestazioni a carico del sistema sanitario regionale. In relazione a quanto disposto questa amministrazione, pur avendo erogato in passato migliaia di prestazioni mai remunerate, è oggi costretta, suo malgrado, a limitare gli accessi a cento al giorno, pur cercando di garantire, per quanto possibile, le urgenze e le priorità stabilite dai medici di base”. 
Dal 15 aprile, quindi, solo cento persone possono avere i prelievi coperti da impegnativa, per tutti gli altri l'esame può essere fatto solo a pagamento.

MALUMORI E DISAGI – Da due settimane, quindi, una folta ressa di persone si accalca ogni mattina davanti ai laboratori. La gente arriva prima del personale delle pulizie pur di riuscire a strappare uno dei primi cento biglietti, ma questo crea non pochi problemi al laboratorio: all'orario d'apertura del centro di analisi i pazienti sono già tutti lì e finiscono inevitabilmente col dover attendere a lungo prima di poter effettuare l'esame. Chi prende il biglietto alle sei e mezza è già oltre al trentesimo posto, e chi “osa” presentarsi dopo le sette spesso non ha alcuna speranza. I disagi più grandi li vivono quei cittadini che sono affetti da patologie che richiedono esami periodici, spesso anche molto costosi, come i 1400 pazienti del servizio diabetologico della Pederzoli. Per queste persone, che spesso devono recarsi al laboratorio diverse volte in un mese, ora la preoccupazione più grande è che simili situazioni si ripresentino anche in altri centri della provincia

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