Riemerso dalle acque il corpo di Marco Magnani. All'appello manca ancora il figlio Gabriel

È stato ritrovato giovedì il corpo di Marco Magnani, l'uomo di Lazise disperso insieme alla sua famiglia nelle acque del fiume Maranon. Solo ieri però la famiglia ha avuto la conferma del ritrovamento. Ora mamma Nadia e il fratello Flavio, stroncata definitivamente la speranza di trovarlo ancora in vita, vogliono solo riportarlo a casa, per seppellirlo nel suo paese natale. 
Le ricerche del governo peruviano, nonostante durino da oramai quattro settimana, non sono mai cessate, anzi gli sforzi sono stati moltiplicati affiancando ai ricercatori specializzati anche i volontari locali. Lo afferma Sabrina Bonatti, il legale alla quale si è affidata la famiglia Magnani per gestire i contatti con l'ambasciata e il consolato italiani nello stato sudamericano. Sulle pagine de L'Arena, l'avvocato spiega che  "Il ritrovamento del corpo è stato possibile perché le piogge sono finalmente cessate e il livello del fiume si è abbassato. Abbiamo avuto la conferma dall'autopsia che si tratta proprio di Marco. È stato ritrovato vicino al porto di Imacita, relativamente vicino al luogo dell'incidente avvenuto tra San Rafael e San Ramòn: ora si trova all'ospedale di Bagua, una delle città del dipartimento della regione Amazonas, ma nei prossimi giorni sarà trasferito nella capitale, a Lima, in attesa che siano completate le procedure per il rimpatrio della salma. Sono invece ancora in corso le ricerche del piccolo Gabriel, l'ultimo dei dispersi assieme a un cittadino spagnolo. Ho trovato massima collaborazione con ministero degli Esteri, ambasciatore e console, un particolare l'ambasciatore si è fatto in quattro per fare in modo che le ricerche proseguissero e per superare questioni tecniche e burocratiche".