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Cronaca Stadio / Piazzale Olimpia

Disordini per Hellas Verona-Napoli. «Preoccupazioni sottovalutate»

L'onorevole Maschio chiede di «capire cosa non abbia funzionato». Ed il segretario di Siulp Verona Battisti risponde: «Gli interessi economici che ruotano intorno al mondo del calcio vengono fatti prevalere sugli interessi della collettività»

Dopo gli scontri di sabato scorso, 21 ottobre, tra i tifosi del Napoli e quelli dell'Hellas Verona, è stata unanime la condanna politica nei confronti di chi ha generato disordini in città usando una partita di calcio come pretesto. Disordini che già in passato c'erano stati, sempre in occasioni della sfida tra Hellas Verona e Napoli, e che sabato scorso sono stati contenuti dalle forze dell'ordine.

Tra gli esponenti politici veronesi intervenuti sull'argomento c'è anche il deputato di Fratelli d'Italia Ciro Maschio, il quale ha chiesto sanzioni severe per i responsabili ma ha anche sottolineato la necessità di «capire cosa non ha funzionato nei meccanismi di prevenzione e controllo». Una necessità che Davide Battisti, segretario generale del sindacato di polizia Siulp Verona, ha cercato di soddisfare con una lettera aperta rivolta all'onorevole maschio.

Battisti ha esordito chiarendo che «trattandosi di una delle partite più a rischio dell’intero campionato, le autorità di pubblica sicurezza locali avevano, già da settimane, manifestato l’inopportunità di far disputare l’incontro il sabato nel primo pomeriggio, attesa la criticità determinata dalla presenza del mercato. Una più che ragionevole preoccupazione, che non ha però minimamente scalfito l’adamantina indifferenza del sistema politico-mediatico che governa il calcio professionistico. Un sistema a cui, dell’incolumità dei consociati e dei poliziotti, evidentemente interessa meno di nulla».

Il segretario veronese del Siulp ha poi denunciato che i rinforzi previsti per garantire l'ordine pubblico per la partita di sabato sono stati «meno consistenti di quelli assicurati per partite assai meno problematiche». Ed è stato possibile evitare il peggio «anche grazie all’apporto di decine di poliziotti della questura di Verona - ha aggiunto Battisti - che per sopperire all'indifferenza degli organi centrali si sono precipitati al lavoro senza che nessuno glielo imponesse per contribuire ad arginare la preordinata devastazione ordita da queste bande criminali».

«La responsabilità del perfettibile contrasto alla furia criminale che si è abbattuta sulla nostra città sabato scorso è attribuibile da un lato ai cinici portatori degli interessi economici che ruotano intorno al mondo del calcio, e che vengono fatti prevalere sugli interessi della collettività - ha spiegato Battisti - Dall’altro a chi, a livello centrale, ha sottovalutato le più che giustificate preoccupazioni con cui erano stati segnalati i rischi incombenti. I poliziotti in servizio, più di mettere a rischio la loro incolumità, non possono davvero fare. Né si possono pretendere miracolistici allestimenti di presidi di controllo da parte di chi è chiamato a gestire l’ordine pubblico, nel momento in cui non gli vengono dati nemmeno i pani ed i pesci da poter moltiplicare».

E visto che Maschio ha chiesto pene severe per gli autori dei disordini di sabato scorso, la lettera di Davide Battisti si conclude con un invito a «stimolare iniziative legislative finalizzate a rendere più solido l’impianto repressivo» e ad aumentare l'organico della questura di Verona, visto l'aumentare dei «quotidiani impegni legati all’ordine pubblico».

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