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Cronaca Peschiera del Garda / Strada Bresciana

La conta dei danni dopo la tempesta, Cia Agricoltori Italiani Verona: «Frutteti piegati al suolo e vigneti massacrati»

Lavagnoli: «Impressionanti le immagini che arrivano dalla zona del Lugana». Bertaiola, presidente di Confcooperative Verona: «Questi eventi sono circoscrivibili all’interno di un fenomeno definito tropicalizzazione»

Il maltempo ha colpito la fascia centro nord della provincia con un andamento da ovest a est. Una tempesta con le ormai consuete caratteristiche anomale: venti impetuosi e chicchi di grandine fino alle dimensioni del diametro di qualche centimetro, accompagnati da violenti nubifragi spesso circoscritti in zone ristrette. 

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Andrea Lavagnoli, presidente di Cia Agricoltori Italiani Verona, sottolinea: «Impressionanti le immagini che arrivano dalla zona del Lugana, dove i danni non si limitano solo ai raccolto ma colpiscono le piante e le strutture di sostegno. Numerosi i tetti di capannoni divelti dalla furia dei venti, soprattutto le vecchie coperture, laddove i sistemi di ancoraggio risentono del passare del tempo. Alcuni terreni occupati da giovani piantagioni di frutteti, nel Villafranchese e fascia centrale, sono stati piegati al suolo, unitamente alle strutture di sostegno».

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Vigneto danni maltempo : foto ufficio stampa Codive Verona

Vigneto danni maltempo 24 luglio 2023 / foto ufficio stampa Codive Verona

Lo stesso presidente Lavagnoli ha poi aggiunto: «Paradossalmente, laddove i vigneti sono stati colpiti nella zona collinare da chicchi di grandine di grossa dimensione, il danno può considerarsi contenuto. Fermo restando che si dovrà attendere qualche giorno per censire con esattezza le zone colpite e i danni subiti, gli agricoltori sottolineano come i danni maggiori siano da individuarsi nelle strutture intese come fabbricati, piante, strutture di sostegno, impianti fotovoltaici». Infine, il presidente di Cia Agricoltori Italiani Verona ha ribadito: «Concordiamo con quanto affermato dal presidente Luca Zaia: si tratta di anomalie climatiche non registrate negli anni precedenti e pertanto il governo deve stanziare adeguate risorse non solo per coprire ciò che è previsto dagli interventi assicurativi, ma per coprire i danni alle strutture che avranno degli effetti negli anni futuri per le aziende agricole».

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Il maltempo sta dunque rovinando le campagne con coltivazioni a pieno campo, ortaggi, frutteti, vigne, ma anche serre e strutture agricole. Grandine di proporzioni smisurate, pioggia e vento forte sono caduti un po’ in tutta la provincia veronese. Ampia la zona colpita che va dall’ovest all’est veronese fino a San Bonifacio. «È difficile ora fare una stima dei danni - ha dichiarato il presidente di Confcooperative Verona Fausto Bertaiola - in quanto questi eventi grandigeni sono spesso a macchia di leopardo, anche se quello della notte del 24 luglio sembra essersi abbattuto su una zona molto estesa. Noi siamo inoltre molto preoccupati per le strutture delle nostre cooperative, abbiamo ricevuto segnalazioni di danni dalle nostre stalle, serre e dai magazzini delle nostre op ortofrutticole e dalle nostre cantine, danni alle coperture e agli impianti fotovoltaici».

Proseguendo nella sua analisi della situazione, il presidente di Confcooperative Verona Fausto Bertaiola quindi precisa: «Eventi climatici avversi che si ripetono sempre con maggiore frequenza, ma a cambiare è anche la dimensione dei chicchi che risulta essere aumentata considerevolmente negli ultimi anni. Sono infatti stati documentati con fotografie chicchi di grandine della dimensione di un frutto, che possono distruggere tutto ciò che incontrano nel loro processo di caduta. Questi eventi sono circoscrivibili all’interno di un fenomeno definito "tropicalizzazione", eventi che sono in corso in tutto il bacino del Mediterraneo, un'area che rappresenta quello che gli scienziati definiscono un hot spot del cambiamento climatico. Con evidenti ripercussioni sul clima, che inizia a presentare caratteristiche di regioni molto più meridionali. Tropicali, quindi: medie elevate lungo tutto l'anno, forte umidità, precipitazioni improvvise e torrenziali. Ma la tendenza prevista va proprio in direzione di fenomeni come quello che stiamo vivendo in questi giorni».

Mele rovinate dal maltempo a Palù 24 luglio 2023 : foto ufficio stampa Cia Verona

Insomma, secondo il presidente Bertaiola «le primavere italiane a cui eravamo abituati, con rapidi cambiamenti della situazione meteorologica che portavano un giorno di sole, e poi uno di pioggia, andranno a sparire. Sostituite - prosegue il presidente di Confcooperative Verona - da fenomeni meteo più stazionari: piogge che si protraggono per più giorni di seguito, che scaricano un volume di acqua inedito per le nostre zone, che aumenta il rischio di frane, inondazioni e danni strutturali alle imprese operanti sul territorio». In tal senso, precisa ancora Bertaiola, «sarà quindi dovere delle nostre aziende agricole e delle nostre cooperative stare al passo con i mutamenti climatici e riuscire a trovare colture più resistenti a questi fenomeni anche grazie alle nuove tecniche di evoluzione assistita (TEA) che ci permetteranno di sviluppare colture e varietà di piante più performanti e più resistenti». 

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