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Nel 2010 aumentano presenze e arrivi

Il lago di Garda ha attirato l'80% dei flussi, soprattutto stranieri. Migliora anche la citt

Pochi investimenti strutturali e sempre meno risorse. Nonostante i tagli che si abbatteranno sul settore turistico nei prossimi giorni, i dati premiano la provincia veronese. Nel 2010, lecito aspettarselo, è stato il lago di Garda a fare da locomotiva per tutto il settore, attirando l'80% dei flussi. Di cui il 79,79% sono provenienti dall'estero, soprattutto dall'area tedesca. In tutta la provincia si è registrato un aumento del 5,08% degli arrivi e uno del 3,7% delle presenze.

Le proporzioni cambiano se si prende in esame Verona città, che, data la sua natura di città d'arte, attira anche una certa mole di turisti italiani. Le presenze italiane sostanzialmente si equivalgono a quelle straniere. Ottimo exploit dell'est veronese, che ha registrato un aumento del 12% degli arrivi, mentre le preoccupazioni per la tendenza negativa dell'appeal della Lessinia si ridimensionano. Nel 2010, infatti, a fronte di una diminuzione dell'1% degli arrivi, si è registrato un miglioramento del 2% delle presenze.

"Questi sono dati molto importanti - afferma Enrico Perbellini, presidente della sezione Turismo di Confindustria - e dimostrano la straordinaria capacità di attrazione della nostra provincia. Ma non possiamo dormire sugli allori. Anche perché se confrontiamo i numeri con quelli del 2007 o del 2008, si evince che dobbiamo ancora recuperare i livelli precrisi".

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