rotate-mobile
Interviste

Concordia, sub veronesi nuovamente in azione

Il coordinatore Giuseppe Minciotti: "La visibilit era buona, abbiamo potuto esplorare il ponte 4"

Naufragio della Costa Concordia, gli speleosub veronesi ieri sono tornati in azione. Preceduti dai palombari del Comando subacquei e incursori della Marina militare che hanno aperto nuovi varchi lungo il relitto della nave da crociera, ieri i due palombari del Soccorso alpino e speleologico Veneto si sono nuovamente immersi all'interno della nave. Hanno perlustrato per 72 minuti corridoi e ambienti, dal centro verso prua, fino alla porta tagliafuoco che si apre sugli alloggi dell'equipaggio.

"Abbiamo individuato due accessi, uno sul teatro, già visto ieri, e un altro su una cabina passeggeri, dove siamo entrati - racconta il coordinatore degli speleosub veneti, il veronese Giuseppe Minciotti - a fine immersione, siamo arrivati all'ingresso degli alloggi dell'equipaggio che potranno essere velocemente raggiunti dagli speleosub che scenderanno dopo di noi".

“A differenza delle precedenti immersioni, - racconta Minciotti - ieri la visibilità nella parte sommersa della nave ha consentito agli speleosub di distinguere in modo abbastanza nitido gli ambienti perlustrati del ponte 4, sino all'ingresso della zona degli alloggi dell'equipaggio.

"L'atmosfera era lunare, con molti sedimenti nell'acqua - sottolinea - ma ci ha permesso di distinguere molti particolari. Ovunque abbiamo visto oggeti di ogni tipo: scarpe, borse, sdraio e salvagenti. Siamo entrati in alcune cabine e le abbiamo trovate completamente sottosopra". Oggi i tre spelesub veneti che stanno operando all'interno della Costa Concordia rientreranno a casa, per essere sostituiti da due colleghi.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Concordia, sub veronesi nuovamente in azione

VeronaSera è in caricamento