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Il lunario del contadino veronese: de San Paolòn brusca el vegnòn

Il giorno in cui si ricorda la conversione di San Paolo è il 25 gennaio. Le giornate acquistano sempre più minuti di luce e per i produttori di vino il periodo è buono per potare la vigna

Gli agricoltori ad ogni latitudine si orientavano a seconda delle giornate e del clima per dare il via alle loro attività. Per loro, però, un aiuto importante era e rimane tuttora il lunario, e cioè il calendario in cui sono riportate le fasi della Luna durante tutto l'anno. Ma il caledario è fatto anche dai giorni e ogni giorno dell'anno ricorda almeno un santo della chiesa. E così nacquero i modi di dire legati a santi e alla vita contadina, in modo che tutti si ricordassero cosa fare nei vari periodi. Si tratta ovviamente di promemoria e non di ordini tassativi e quindi non era necessario compiere determinate azioni in determinati giorni dell'anno. Erano dei consigli, per ricordare i momenti più favorevoli per le tante attività da fare in campagna.

Uno di questi modi di dire è "De San Paolòn, tol su la scala e brusca el vegnòn", che in italiano suona così: "A San Paolo, prendi una scala e pota la vigna". Il giorno in cui si ricorda la conversione di San Paolo è il 25 gennaio, quindi dopo il solstizio d'inverno. Le giornate acquistano sempre più minuti di luce e per i produttori di vino il periodo è buono per potare la vigna. Sempre se non è troppo freddo.

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