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I rimedi della nonna veronesi: alcuni antichi modi per curare le malattie

Per far sparire un ascesso, ad esempio, ci si poneva sopra una cipolla tagliata. Le foglie di borracina maggiore erano usate contro i calli

Adesso forse si è passati all'estremo opposto e quindi si va al pronto soccorso anche per dei disturbi lievi con il rischio di intasarli. Ma quando il pronto soccorso non c'era e in paese non c'erano neanche i dottori ci si curava come si poteva. A volte sperando in un aiuto soprannaturale e altre volte affidandosi a delle erbe di cui si riconosceva (e in alcuni casi si riconosce ancora) un forza officinale.

Per far sparire un ascesso, ad esempio, ci si poneva sopra una cipolla tagliata. Le foglie di borracina maggiore erano usate contro i calli. Per distorsioni o strappi muscolari si ungeva la parte dolorante con del lardo rancido. Le foglie di noce ed edera potevano far sgonfiare le gambe doloranti, mentre per disinfettare le ferite si usavano le foglie di salvia e malva. Infine, andare in giro con una castagna dell'ippocastano in tasca si diceva che preservava dal raffreddore. 

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