rotate-mobile
Blog Centro storico / Piazza Brà

Dolci della tradizione locale veronese: i "Rufioi di Costeggiola"

I "Rufioi di Costeggiola" sono un dolce tipico veronese che solitamente viene preparato durante il Carnevale, ma che da oltre mezzo secolo si associa anche alla festa di Sant'Antonio Abate considerato il protettore degli animali domestici

I "Rufioi di Costeggiola" sono un dolce tipico della tradizione veronese. Spesso vengono preparati e consumati durante il periodo di Carnevale. A partire dagli anni '50 del Novecento, vennero associati anche ad un'altra festività, vale a dire quella di sant'Antonio Abate, il protettore degli animali domestici che si festeggia nella giornata del 17 gennaio. Vediamo ora gli ingredienti di cui abbiamo bisogno per la preparazione dei nostri "Rufioi di Costeggiola". Per la pasta sfoglia: 500 grammi di farina tipo 00, 4 uova, circa 4 cucchiai da cucina di zucchero, 80 grammi di burro, 50 grammi di zucchero a velo, un pizico di sale, mezzo bicchiere di latte e mezzo di grappa. Per il ripieno: 200 grammi di amaretti, 700 grammi di biscotti secchi, 100 grammi di zucchero, 300 grammi complessivi di pinoli, mandorle sbucciate dolci e cedro candito, mezzo bicchiere di grappa o di liquore all'anice, marmellata di susine.

AI FORNELLI - Iniziamo con il riporre lungo una superficie piana la farina disponendola a fontana, avendo cura di inserirvi al centro tutti gli ingredienti necessari per la produzione della pasta sfoglia. Una volta raggiunta la giusta consistenza, stendere l'impasto con l'ausilio di un mattarello fino ad ottenere una sfoglia particolarmente sottile. Ora preoccupiamoci del ripieno: innanzitutto andranno sbriciolati gli amaretti e, separatamente i biscotti secchi che dovranno essere bagnati con dell'acqua tiepida fino a creare un'amalgama. Una volta completata questa operazione, andranno aggiunti all'impasto ricavato dai biscotti ammollati tutti gli altri ingredienti, dagli amaretti ai pinoli, le mandorle anch'esse triturate, lo zucchero, i cedrini tagliuzzati, la marmellata e da ultimo il mezzo bicchiere di liquore.

A questo punto possiamo procedere ricavando dalla nostra pasta sfoglia precedentemente stesa, una serie di rettangoli di circa 5/8 centimetri, al cui centro disporre un cucchiaio del ripieno preparato. Ora richiudiamo a triangolo i Rufioi, avendo cura di pigiare bene ai lati per evitare la fuoriuscita del ripieno durante la fase di cottura. Per aiutarsi in questo senso è possibile inumidire leggermente con dell'uovo sbattuto i bordi dei nostri triangolini di pasta sfoglia. Completata questa operazione, sarà sufficiente riporre i Rufioi all'interno di una pentola con dell'olio bollente e aspettare che si friggano. Una volta che avranno acquisito un aspetto dorato, estraete i Rufioi e ripuliteli dell'olio in eccesso con l'aiuto di carta assorbente. Infine una bella spolverizzata con lo zucchero a velo e saranno pronti per essere serviti in tavola, magari accompagnati da un ottimo bicchiere di Recioto Soave.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Dolci della tradizione locale veronese: i "Rufioi di Costeggiola"

VeronaSera è in caricamento