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Marinai per un giorno, solidali sempre. Raccolta fondi alpina per l'Emilia-Romagna alluvionata

Crociera sul Garda a bordo della Tonale con circa 600 partecipanti, tra alpini, amici e familiari per sostenere il territorio emiliano «dove siamo intervenuti anche operativamente durante la fase acuta dell’emergenza»

Gli alpini veronesi si sono dati appuntamento ieri mattina, 14 ottobre, al molo di Peschiera da dove sono salpati sulla Tonale, la nave più grande della flotta di Navigarda, per un'inedita giornata di navigazione e solidarietà. I proventi della giornata sono stati infatti destinati a sostenere l'Emilia Romagna colpita lo scorso maggio da una terribile alluvione.

I volontari della protezione civile di Ana Verona, e con essi tutto il terzo raggruppamento, sono stati tra i primi a intervenire nei territori colpiti dalla calamità naturale. E la mobilitazione è proseguita ieri con modalità diverse.
La giornata di crociera lungo le coste del Garda a bordo della Tonale ha visto circa 600 partecipanti, tra alpini, amici e familiari, e si è snodata fino ai paesi più a Nord del lago. A mezzogiorno circa, dopo la traversata in lunghezza del lago animata da musica e da un'asta benefica, si è svolto a Malcesine un momento di commemorazione ai caduti cui è seguito il pranzo a bordo. Alle 16 nuova tappa su terra a Salò dove è stato organizzato un incontro con la sezione Monte Suello ed è stato di nuovo reso onore ai caduti. La crociera si è conclusa alle 18 circa con l’ammainabandiera al porto di Peschiera.

«È una giornata di festa, pensiero e memoria, in cui la nostra solidarietà dovuta alla popolazione colpita dall’alluvione prosegue. Grazie alla disponibilità di Navigarda e del Comune di Peschiera abbiamo realizzato questa giornata che ci permette a distanza di mesi di creare un continuo nel sostegno al territorio emiliano, dove siamo intervenuti anche operativamente durante la fase acuta dell’emergenza», ha commentato il presidente dell'Ana Verona Maurizio Trevisan che durante i suoi interventi nell’arco della giornata ha più volte fatto riferimento, anche con un minuto di silenzio a Malcesine, anche al «terribile e complesso conflitto in corso in Medio Oriente».

Lo scorso maggio, sono stati oltre una quarantina i volontari della protezione civile di Ana Verona intervenuti nelle ore successive all'inondazione. Hanno lavorato all’ospedale di Faenza per lo svuotamento degli scantinati e la messa in sicurezza e il ripristino delle centrali termiche e idriche della struttura sanitaria e alla centrale elettrica della città colpita, sommersa da melma e fanghiglia. Nei giorni successivi, erano rimasti operativi a Forlì, al fianco della popolazione, per aiutare di casa in casa a svuotare scantinati e abitazioni, liberare strade, rimuovere detriti e mobilio. Tra i mezzi arrivati da Verona, furgoni e fuoristrada, pompe di drenaggio, mezzi di movimento telescopico da terra, un camion per giorni ha eseguito un servizio navetta dal Veneto all’Emilia portando materiali utili. «Sono stati giorni davvero intensi, al fianco di persone che avevano perso tutto. Abbiamo lavorato per aprire le strade e ripristinare viabilità e drenaggio acque e fognature», ha ricordato ieri il consigliere nazionale di Ana Elio Maurizio Marchesini, operativo in Emilia dopo l’alluvione.

La raccolta fondi prosegue a livello nazionale al conto corrente intestato a Fondazione A.N.A. onlus via Marsala 9, 20121 Milano all’Iban IT94 G030 6909 4231 0000 0001 732 con causale "Alluvione Emilia Romagna 2023".

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