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Pfas, Businarolo (M5S): "Non si è visto un soldo degli 80 milioni promessi"

5 Stelle veneti allarmati per il registro nascite della regione che segnala un aumento delle malattie nelle zone con l'acqua contaminata

Un aumento della mortalità, nelle aree contaminate da Pfas, anche superiore al 20%, per cardiopatie ischemiche, malattie cerebrovascolari, diabete mellito e Alzheimer. L'hanno segnalato gli esponenti veneti del M5S dopo aver visionato il registro nascite della Regione Veneto. Una notizia preoccupante per i 5 Stelle veneti, ancora di più alla luce del fatto che i residenti delle aree coinvolte stanno ancora aspettando gli interventi che possano assicurare loro di ricevere acqua completamente libera da queste sostanze dannose. Una cifra conteggiata in 224 milioni di euro, dalle autorità di bacino.

"Chi ha un po’ di memoria - fa sapere Francesca Businarolo, deputata veronese del Movimento 5 Stelle - sa che dal governo Renzi erano arrivate promesse ben specifiche. Ci aveva messo la faccia anche Luca Lotti, ora ministro: dovevano arrivare risorse importanti assieme a quelli per il collettore del Garda e per la bonifica di Ca’ Filissine. Per i Pfas si parlava di 80 milioni, comunque insufficienti. Non si è visto un soldo, con l’aggravante che dei Pfas non ne ha più parlato nessuno. Con il cambio di governo sembrano esserselo dimenticato.

Oltre ai soldi promessi e alla bonifica, i pentastellati chiedono anche la chiusura della linea Pfas della Miteni e deve cessare l'export di Pfas in altre regioni, come accade per percolati, idrolizzati e fanghi che arrivano ad esempio in provincia d Mantova.

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