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Domenica, 28 Aprile 2024
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Tommasi presenta il programma 2023-2025: dalla sicurezza fino agli imminenti interventi in città

Il Documento unico di programmazione è stato illustrato nel Consiglio comunale di giovedì prima del bilancio previsionale, per dare la possibilità ai consiglieri di maggioranza e di opposizione di chiarire gli obiettivi e le modalità di azione scelte

È stato presentato giovedì in Consiglio comunale a Verona il Dup, Documento unico di programmazione 2023-2025, che per la prima volta viene posto all’attenzione dell’aula prima del bilancio previsionale.
Da palazzo Barbieri spiegano che la modalità scelta dall’Amministrazione Tommasi per approfondire le linee strategiche di mandato contenute nel Dup, in questo modo dà la possibiltà ai consiglieri di maggioranza e di opposizione di chiarire, prima dell’esame del bilancio, gli obiettivi e le modalità di azione scelte.

Oltre ad un’analisi puntuale del tessuto economico-sociale veronese, con la presentazione dell'evoluzione dello scenario demografico cittadino avvenuta negli ultimi anni (natalità, mortalità, mercato del lavoro, produttività, turismo, ..), all'interno del Dup sono presenti il nuovo assetto della Macrostruttura del Comune, le linee programmatiche dell’Amministrazione, gli obiettivi strategici ad esse collegati e gli indirizzi generali alle aziende partecipate.

I vari punti sono stati spiegati all'aula dal primo cittadino Damiano Tommasi, con queste parole: «Un documento molto complesso e molto ricco. Mi preme evidenziare alcuni dati che ci mostrano la fotografia del contesto in cui viviamo. In particolare il fatto che siamo una città attrattiva, dove la crescita demografica non è collegata alla natalità ma a nuovi cittadini che arrivano a Verona scegliendola come luogo per la costruzione della loro vita. Un dato che deve far riflettere e che evidenzia come la popolazione veronese sia oggi composta da molte persone provenienti da altri Paesi.
Altro dato rilevante è su come è cambiata la struttura delle famiglie. Sono 55mila le famiglie monocomponente (dati 2020), che rappresentano quasi il 20% della popolazione e il 4% delle nostre famiglie. Il vivere da soli deve essere quindi un dato su cui ragionare e da cui partire per impostare le scelte dell’Amministrazione nei prossimi anni. Nella stesura del nostro documento siamo partiti da alcune parole chiave che riteniamo fondamentali.
Prossimità. La nostra volontà è quella di modificare innanzitutto il regolamento delle circoscrizioni per dare più autonomia e responsabilità, anche attraverso l’implementazione di servizi che sono tornati ad essere attivi nei quartieri e sempre di più lo saranno. Inoltre puntiamo ad accrescere la forza partecipativa dei consiglieri e delle consigliere di circoscrizione nella pianificazione della nostra città. Sul tema della prossimità ricordo quello che già è stato fatto, come l’innalzamento della soglia minima di esenzione dell’Irpef, che interessa 67.500 veronesi su 197 mila. La no tax area è passata da 10 mila a 12 mila euro, aumentando così la fetta di veronesi che dal 2023 in poi non dovranno pagare l’aliquota, fissata nella misura dello 0,80% sul reddito imponibile. Era da dieci anni che non si metteva mano alla soglia minima.
Europa. Un tema che è sempre stato fra le nostre priorità ed è stato anche oggetto di un Consiglio Comunale ad hoc. In coerenza con il percorso intrapreso prevediamo la costituzione di un ufficio dedicato ai bandi europei che coinvolga diversi settori del Comune, iniziando dalla formazione del personale su questo tema, perché si possa essere sempre più pronti e tempestivi.
Giovani. La nostra volontà è di ridare loro spazi e luoghi adeguati per l’incontro, la socializzazione e la creazione di eventi, per poterli far diventare protagonisti all’interno della comunità. Il nostro obiettivo è di sintonizzarci su di loro per generare nuove possibilità con le imprese, l’Università e i principali poli logistici cittadini.
Sicurezza. Ci sono sicuramente situazioni da monitorare e tenere sotto controllo ma Verona è una città sicura, e sottolineo, che nel contesto delle medio/grandi città è fra quelle più sicure. Dobbiamo lavorare sulla percezione della sicurezza che spesso può essere migliorata accrescendo la presenza di servizi, attività e punti di incontro nei quartieri. La sicurezza parte anche dalla formazione e per questo abbiamo attivato con l’Università e la guardia di finanza un progetto che prevede corsi di formazione destinati ad amministratori e dipendenti sui temi dell’anti corruzione e del riciclaggio, dal momento che come ha certificato anche la recente sentenza su "Isola scaligera", la malavita organizzata risulta essersi strutturata nel nostro territorio. Sicurezza che passa anche dalla video sorveglianza, punto su cui come Polizia locale siamo stati recentemente premiati per l’importante progetto portato avanti sul territorio.
Risorse umane, valori e diritti. Abbiamo aderito a varie Reti di attività tra cui Re.a.dy, Città Sane, Città per la Pace. Una scelta per essere sempre in prima linea quando si parla di difesa dei diritti e di promozione della persona e della difesa dei nostri valori. Abbiamo generato un Assessorato alle Parità di Genere e alle Pari Opportunità. Una Consulta per la disabilità. Il tutto per affrontare in maniera puntuale queste tematiche e porvi le giuste risposte. Pensiamo ad una città formata sempre di più da persone provenienti da altri Paesi, che rappresentano un arricchimento e non una problematica.
Scuola. Sempre più luogo di integrazione ed inclusione. La nostra volontà è di investire sempre di più sulla formazione, soprattutto per quanto riguarda l’infanzia 0-3 dove stiamo già facendo crescere i servizi per aumentare quel 28% di attività oggi a disposizione. Puntiamo ad aumentare la qualità ed accrescere gli interventi e le manutenzioni delle nostre strutture.
Ambiente. Abbiamo ormai un obbligo di adeguarci ai livelli europei. Siamo purtroppo costantemente in zona limite per quanto riguarda la qualità dell’aria e con volumi di riciclo dei rifiuti troppo bassi per una città come Verona. Il nostro obiettivo è di migliorare in entrambi i punti, per raggiungere quei risultati di qualità a cui la nostra città deve tendere. Questo riguarda anche il verde e la progettazione urbanistica su cui investiremo subito risorse per una nuova pianificazione della città che preveda nuovi spazi a verde e dedicati all’incontro e alla vita di relazione dei cittadini.
Cultura. Stiamo arrivando ad un risultato storico, che riguarda il cambio di accesso al Cortile di Giulietta, uno dei luoghi di grande attrazione turistica della città, e abbiamo la volontà di creare una nuova accessibilità per l’Arena, in previsione dei grandi eventi sportivi che sarà chiamata ad accogliere nel 2026. Fra i punti anche il coordinamento delle attività culturale sul territorio, che rientra nella nostra volontà di fare rete, così come il coordinamento di tutta l’impiantistica sportiva.
Stadio Bentegodi. Si tratta di una struttura che necessità d’essere ammodernata e la possibile candidatura all’Europeo 2032 ci darebbe la possibilità di avere risorse e soprattutto la possibilità di arrivare ad avere un impianto che possa essere utilizzato non solo per il calcio ma per altre attività e che possa essere all'altezza per gli standard europei. La nostra candidatura, su cui vorrei che si facesse veramente squadra, è la candidatura del Triveneto. Anche questo è uno dei tanti motivi che evidenziano la centralità e l’importanza di Verona. Essere e sentirci capitale del Triveneto è uno dei nostri obiettivi di cui dobbiamo prenderci la responsabilità insieme.
Ascolto. È un attività che vogliamo continuare portare avanti, è un metodo che abbiamo applicato fin dall’inizio e che intendiamo continuare per tutte le nostre decisioni. Sappiamo che non è sempre facile e che dobbiamo dedicarci del tempo, ma per noi è fondamentale.
Interventi sulla città. Dobbiamo essere coscienti che a breve la città sarà interessata da numerosi cantieri per la realizzazione di importanti opere che puntano a cambiare il volto della viabilità, ammodernando i nostri sistemi di trasporto. Opere di forte impatto, che attendiamo da tantissimi anni e che non sono collegate a questa Amministrazione ma frutto di tante altre che si sono susseguite in passato. Interventi che creeranno disagi alla cittadinanza, ma che vanno nella direzione di quella modernità che noi ricerchiamo e per la quale chiediamo il supporto di tutti, per dare un futuro diverso ai nostri cittadini e alle nostre cittadine.
A chi ci rinfaccia di fare filosofia rispondo che questo è il modo per guardare un po’ più lontano, con una prospettiva di più ampio respiro».

A seguire è partito il dibattito, con il consigliere per Fratelli d'Italia, Daniele Polato, che ha commentato: «Il Dup è un libro dei sogni nel quale si può scrivere quello che si vuole, ma quando si inizia a strutturarlo per il futuro della città bisogna ragionare nella concretezza. La capacità di questa Amministrazione deve essere quella di dialogare anche con forze politiche diverse dalla sua, con l’obiettivo di fare grande Verona. Se la città è cresciuta negli ultimi anni è anche perché dallo Stato centrale sono arrivate risorse importanti, in particolare sul tema della sicurezza». 

Alberto Battaggia, della lista Damiano Tommasi sindaco, ha spiegato che «le esigenze di ampliamento e modernizzazione funzionale del Museo di Castelvecchio sono obiettive ed indispensabili per raggiungere quegli standard europei a cui la città ambisce ad ogni livello. Sul piano della gestione delle strutture museali appare di grande interesse il modello delle fondazioni di partecipazione, come a Brescia, Venezia, Torino. Si potrebbe iniziare con Palazzo Forti, di proprietà di Fondazione Cariverona, ma destinato ad una gestione comunale. In vista della riapertura di Palazzo Forti, che il Comune ha in gestione per altri otto anni, l'Amministrazione dovrà esprimere una forte progettualità, capace di fare convergere le tante risorse pubbliche e private disponibili sul territorio. Esso potrà così riaccogliere le collezioni della Gam». 

Sul tema delle risorse umane, sempre dalla lista Damianto Tommasi sindaco, Annamaria Molino ha aggiunto: «L’adesione alla Rete delle Città Sane ha l’obiettivo della promozione della salute in collaborazione con l’Ulss9, la medicina territoriale, l’Università di Verona, enti e associazioni del territorio. I Comuni che aderiscono alla Rete programmano una serie di azioni che mirano a migliorare il benessere e la qualità della vita della cittadinanza. E uno dei cardini è la prevenzione delle malattie croniche, in particolare malattie cardiovascolari, diabete, cancro, malattie respiratorie. La prevenzione di queste malattie aumenta con l’aumentare dell’età».

Dall'opposizione è arrivata la critica di Marco Padovani (Fratelli d'Italia): «Non c’è entusiasmo in questo documento, il sindaco si è limitato a fare della filosofia su un testo che dovrebbe rappresentare le scelte per il futuro della città. Ad esempio non vedo nulla per rivalutare le circoscrizioni o per creare nuovi supporti per le aree dei quartieri. Non vedo nulla di operativo, ma il ripetersi di una storia che il sindaco ci racconta dall’inizio del suo mandato senza novità particolari». 

«Alla luce della pochezza di proposte approvate dal consiglio comunale sino ad ora - ha detto Paolo Rossi di Verona Domani -, al di là di delibere di matrice ideologica od etica, rimane la perplessità di come potranno gestire al meglio l'occasione unica dei fondi che arriveranno da Pnrr e olimpiadi. Grave aver rinunciato al fondamentale sottopassaggio a Santa Lucia sotto l'ex scalo merci ed invece abbracciare proposte dannose come la Ztl allo stadio. Infine sul tema sicurezza non c'è nessun protocollo utile per il presidio del territorio». 

Colorificio Casati

Successivamente, all’unanimità, è stato approvato l’ordine del giorno, primo firmatario il presidente del Consiglio comunale Stefano Vallani, che sul Colorificio Casati, danneggiato a marzo 2022 da un tragico incendio, invita mettere in atto con urgenza le azioni più utili al rilascio della autorizzazioni e permessi per facilitare la ripresa a tempo pieno dell’attività dell’azienda e di attivarsi con Confindustria al fine di verificare e sollecitare la possibilità di un ricollocamento dei 14 lavoratori in esubero nelle altre aziende del territorio.

Respinto, con 3 voti a favore e 19 contrari, l’ordine del giorno a firma del consigliere comunale Massimo Mariotti (Fratelli d’Italia) che chiedeva di dare mandato ad Agec di «non mirare al profitto, per costruire nuove case e, anziché affittarle, venderle realmente alle famiglie non proprietarie a "prezzo di costo" secondo i principi del Mutuo Sociale».

Ad inizio seduta, su richiesta del consigliere Pietro Trincanato (Traguardi), si è tenuto in aula un minuto di silenzio per le vittime del naufragio nelle coste calabresi.

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