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Politica Stazione / Piazzale XXV Aprile

Tratta Catullo-Porta Nuova, Rotta e D'Arienzo in disaccordo con la Regione

Mentre a Venezia non si scarta l'ipotesi di un collegamento tra aeroporto, capoluogo e Lago di Garda, i due parlamentari del PD chiedono al ministro Giovannini di tenere separata l'eventuale linea con l'area gardesana

Continua ad esserci una frattura politica sul collegamento ferroviario tra l'aeroporto Valerio Catullo, la stazione di Verona Porta Nuova e la sponda veronese del Lago di Garda. Tra Regione Veneto e parlamentari veronesi del Partito Democratico le visioni sono differenti. La Regione, infatti, è pronta a sottoscrivere un accordo con Rete ferroviaria italiana (Rfi) per progettare la tratta ferroviaria Porta Nuova-Catullo e per uno studio di fattibilità per la tratta Catullo-Garda. I parlamentari Alessia Rotta e Vincenzo D'Arienzo sono però convinti che la linea Porta Nuova-Catullo sarebbe già in fase di realizzazione se la Regione non avesse voluto aggiungere anche il collegamento con il lago. «Se negli ultimi anni tutto si è bloccato è proprio a causa di questa insensata richiesta della Regione, già responsabile d'aver affossato il progetto veronese non inserendolo né nell'Accordo quadro firmato con Rfi né nelle opera del Decreto Olimpiadi», hanno dichiarato il senatore e la deputata PD, preoccupati perché temono che la tratta tra Catullo e il Garda possa influenzare negativamente l'avanzamento della tratta tra l'aeroporto e la stazione di Verona.

Per questo D'Arienzo e Rotta hanno presentato un'interrogazione parlamentare al ministro per le Infrastrutture Enrico Giovannini, a cui i due onorevoli chiedono «di inserire solo progetto Porta Nuova-Catullo tra le priorità del Contratto di Programma 2022/2026 tra Ministero ed Rfi. E, quindi, di tenerlo inequivocabilmente separato da ogni altro progetto territoriale».

Una posizione che ha esposto Rotta e D'Arienzo agli attacchi dei favorevoli al collegamento ferroviario tra Verona, l'aeroporto Catullo e il Garda. Un collegamento che secondo uno studio del 2020 di Rfi non sarebbe sostenibile. Ed i loro dubbi, Rotta e D'Arienzo, avrebbero voluto esporli all'incontro sulla Tav nel Veronese tenutosi ieri, 14 febbraio, alla Loggia di Fra Giocondo della Provincia di Verona. «All'ingegnere Vincenzo Macello, commissario dall'Alta Velocità Brescia-Padova, chiediamo: se sia possibile realizzare entro il 2026 un collegamento ferroviario Porta Nuova-Catullo e se sia sostenibile un collegamento Catullo-Porta Nuova-Lago di Garda», hanno concluso i due parlamentari PD.

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