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Economia Vigasio

Bozza: «Roma ci ascolti, Vigasio è sede migliore per lo stabilimento Intel»

Il consigliere regionale chiede al ministro Urso di rompere gli indugi e di individuare la sede in cui la multinazionale americana possa indirizzare parte del suo investimento per l'Europa

La multinazionale americana Intel investirà in Germania per aumentare la produzione europea di microprocessori. Investirà in Polonia e anche in Israele. Investimenti che sono stati recentemente annunciati, ma a cui non ha fatto seguito l'annuncio di un investimento in Italia. È da quasi un anno che si parla della possibile realizzazione nel nostro Paese di uno stabilimento Intel, all'interno appunto di un piano di investimenti programmato dall'azienda per l'Europa. Ma ancora non c'è certezza che lo stabilimento italiano sorga davvero.

L'affare interessa il Veneto perché il sito produttivo di Intel in Italia potrebbe nascere in Piemonte oppure a Vigasio, in provincia di Verona. E dal punto di vista istituzionale è stato fatto di tutto per sostenere l'opzione Vigasio. Ora, però, tutti attendono che Intel ufficializzi il suo investimento in Italia e sul fronte politico il Partito Democratico ha già stimolato il ministro delle imprese Adolfo Urso con un'interrogazione, attraverso cui chiede iniziative per arrivare alla conferma dell'investimento Intel in Italia. Investimento che a questo punto sembra vacillare anche agli occhi del deputato veneto del Movimento 5 Stelle Enrico Cappelletti. «Il compito del Governo dovrebbe essere quello di creare, insieme con le Regioni interessate, le migliori condizioni per attrarre questi importanti investimenti - ha detto Cappelletti - Ma dopo otto mesi di chiacchiere, abbiamo il fondato timore che si stia dimostrando una volta ancora incapace di portare avanti una trattativa, sempre che una trattativa sia mai stata avviata».

E un problema potrebbe essere il fatto che non sia stata ancora scelta la zona dove far sorgere la fabbrica Intel. E la concorrenza tra Veneto e Piemonte rischia di logorare la candidatura italiana ad ospitare un sito produttivo del colosso americano. E così il consigliere regionale di Forza Italia Alberto Bozza ha chiesto al ministro Urso di rompere gli indugi. «Se è vero che la decisione spetta a Intel, nel piano complessivo di sviluppo che l’azienda ha in mente, tuttavia le nostre istituzioni devono fare sistema per rendere attrattivo il Paese - ha spiegato Bozza - Ritengo molto positivo che il Governo, come ha dichiarato Urso, sia disponibile a stanziare tre miliardi di euro pur di vedere Intel in Italia e che a breve sarà varato un decreto con il piano nazionale sulla microelettronica. Tuttavia va fatto un ultimo sforzo: individuare una sola candidata, che ritengo debba essere Vigasio per i collegamenti con l’asse del Brennero e la Germania, dove Intel investirà, e perché Verona è un grosso polo logistico. Roma ci ascolti perché l’opportunità è irripetibile e già sappiamo che Intel ha ridimensionato il proprio piano d’investimento, pertanto non possiamo rischiare di perdere l’occasione».

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