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Cronaca Negrar / Via Leonardo Da Vinci

Qualità dell'aria dopo l'incendio di Coati, sotto osservazione area delle scuole

Si monitora la presenza di polveri sottili nelle vicinanze dei plessi di Arbizzano e Parona per valutare una possibile chiusura preventiva

Si continua a monitorare la qualità dell'aria dopo l'incendio che giovedì scorso, 9 febbraio, ha devastato il salumificio Coati di Arbizzano, tra Verona e Negrar di Valpolicella. Alle 20 di ieri sera, l'Ulss 9 Scaligera ha valutato i risultati delle misurazioni effettuate da Arpav, confermando che «non si ravvisano elementi tali da far ritenere che vi sia un aumento di rischio sanitario per la popolazione».

Il Comune di Verona ha comunque ribadito l'opportunità di mantenere le precauzioni finora suggerite, sconsigliando di fare attività all'aperta e di aprire le finestre di casa e invitando all'uso di mascherine ffp2. Precauzioni particolarmente indicate per coloro che si trovano nel raggio di un chilometro e mezzo dal luogo dell'incendio. E rimane sempre opportuno non rimanere a lungo nel raggio di 500 metri dal salumificio andato a fuoco e lavare accuratamente la frutta e la verdura provenienti dalla zona di ricaduta del fumo.

Ad ogni modo, sono buoni i risultati dei campionamenti dell'aria eseguiti ieri alla rotonda fra Via Preare e Lungadige Attiraglio. Le concentrazioni di inquinanti sono inferiori al limite di rilevabilità ed il livello di Pm10 è pari a circa 40 nanogrammi per metro cubo d'aria. Tuttora in corso, infine, le analisi sulle polveri sottili nell'aria nelle vicinanze delle scuole di Arbizzano e Parona. Analisi che potrebbero portare gli amministratori a decidere di tenere chiuse queste scuole per precauzione.

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