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Cronaca Bosco Chiesanuova / Piazza Guglielmo Marconi

Impianti sciistici in Veneto e spostamenti tra Regioni: che succede dopo il 15 febbraio?

La Conferenza delle Regioni ha adottato le linee guida per la riapertura degli impianti da sci

C'è grande attesa per la riapertura degli impianti sciistici agli amatori che dal 15 febbraio 2021 tornerà ad essere possibile, seguendo le linee guida approvate da Cts e governo. La possibilità riguarda tuttavia soltanto le Regioni in zona gialla e, proprio per questo, è verosimile che il governatore del Veneto Luca Zaia attenda l'esito del monitoraggio di oggi e la successiva decisione dell'esecutivo circa il "colore" della nostra Regione, prima di emanare un provvedimento che sancisca ufficialmente la riapertura degli impianti in Veneto.

Il Dpcm vigente dispone che «a partire dal 15 febbraio 2021, gli impianti sono aperti agli sciatori amatoriali solo subordinatamente all'adozione di apposite linee guida da parte della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome e validate dal Comitato tecnico-scientifico, rivolte a evitare aggregazioni di persone e, in genere, assembramenti». Tali linee guida si trovano al momento già pubblicate sul sito della Conferenza delle Regioni e sono il frutto di un'iniziale proposta dei governatori poi rimodulata attraverso i rilievi e le modifiche apposte dal Comitato tecnico scientifico. Tra i punti salienti delle linee guida vigenti ricordiamo:

  • È necessario limitare il numero massimo di presenze giornaliere mediante l'introduzione di un tetto massimo di skipass giornalieri vendibili.
  • Dovranno essere creati percorsi che garantiscano il distanziamento sociale di almeno un metro nella fase di accesso alle biglietterie e successivamente agli impianti di risalita, riducendo la formazione di gruppi.
  • I passeggeri dovranno indossare la mascherina chirurgica.
  • I servizi igienici negli spazi comuni, dovranno garantire la presenza di dispenser all'esterno con la disposizione di igienizzare le mani prima dell'accesso ed anche all'uscita.

Oltre a ciò vi sono poi stringenti disposizioni che riguardano la capienza delle diverse tipologie di impianti:

  • Nel caso delle seggiovie, portata massima al 100% della capienza del veicolo con uso obbligatorio di mascherina chirurgica. La portata è ridotta al 50% se le seggiovie vengono utilizzate con la chiusura delle cupole paravento.
  • Per le cabinovie, riduzione al 50% della capienza massima del veicolo ed uso obbligatorio di mascherina chirurgica.
  • Per le funivie, riduzione al 50% della capienza massima del veicolo, sia nnella fase di salita che di discesa, con uso obbligatorio di mascherina chirurgica.

Scarica le Linee Guida impianti sciistici Conferenza delle Regioni

Resta poi naturalmente il nodo degli spostamenti interregionali con la restrizione in scadenza proprio il 15 febbraio. Già ieri, tuttavia, i presidenti di Regione hanno di fatto chiesto una proroga del divieto valido sull'intero territorio nazionale, a prescindere dal "colore" delle Regioni, fino al prossimo 5 marzo 2021 quando scadrà anche l'attualmente vigente Dpcm. Il ministro uscente per gli Affari regionali Francesco Boccia si è espresso così al riguardo:

«La Conferenza delle Regioni, confermando ancora una volta leale collaborazione e grande senso di responsabilità, ha comunicato l'orientamento delle Regioni nel richiedere al Governo la proroga del decreto-legge che vieta gli spostamenti tra Regioni anche per la zona gialla. Limite che potrebbe essere protratto alla data di scadenza del Dpcm in vigore fino al 5 marzo, allineando così tutte le scadenze relative alle misure restrittive per l'emergenza Covid-19».

Vi è infine ovviamente da capire se questa proroga del divieto di spostamenti tra Regioni fino al prossimo 5 marzo 2021, che appare ormai certa, sarà il governo uscente o quello in via di formazione a sancirla ufficialmente, una volta sciolta la riserva dal premier incaricato Draghi (AGGIORNAMENTO: il governo uscente ha approvato la proroga del divieto, ma solo fino al 25 febbraio 2021). Ciò che appare però pressoché certo è che i cittadini veneti potranno verosimilmente tornare a sciare sulle montagne utilizzando gli impianti non già questo weekend, ma dalla prossima settimana e solamente potendo raggiungere località di montagna interne alla propria Regione, qualora ovviamente resti sempre definita zona gialla.

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