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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

Tommaso e Michele, morti nel crollo della ghiacciaia. Chiesta archiviazione delle indagini

Gli elementi raccolti fanno ritenere al pm che l'incidente non fosse prevedibile e quindi nessuno può essere imputato. Rabbiosa la reazione dei padri dei due bambini deceduti

Un tragico ed imprevedibile incidente, che non si sarebbe potuto evitare. Potrebbe essere questo il giudizio finale sulla morte di Tommaso Saggioro e Michele Mazzucato, i due bambini deceduti nell'estate del 2021 per il crollo di una ghiacciaia vicino ad una malga di Preta di Sotto, a Sant'Anna d'Alfaedo. Il pubblico ministero che ha condotto le indagini per la procura di Verona ha chiuso l'inchiesta ed ha proposto l'archiviazione. Secondo lui, alla luce delle investigazioni svolte, nessuno sarebbe imputabile per quanto è accaduto.

Ed è rabbiosa la reazione dei genitori dei bimbi. I papà di Tommaso e Michele, Mattia Mazzucato e Andrea Saggioro hanno rilasciato un commento a Laura Tedesco del Corriere di Verona. I due padri si aspettavano delle risposte dalla magistratura e sono rimasti sconcertati dalla decisione del pm. Mattia Mazzucato e Andrea Saggioro hanno espresso amarezza perché loro hanno perso due figli, mentre non ci saranno conseguenze per il gestore della ghiacciaia. I due genitori hanno infine ribadito che i bambini non stavano saltando sul manufatto prima del crollo della copertura.

Tommaso e Michele stavano giocando insieme ad alcuni amici. Le loro famiglie erano andate in Lessinia per passare delle ore all'aria aperta dopo i mesi di confinamento in casa a causa della pandemia. I genitori si trovavano a circa 200 metri dalla ghiacciaia in cui i bimbi si stavano divertendo. Un divertimento che si è concluso in tragedia, con il cedimento della copertura che uccise i piccoli Tommaso e Michele e che ferì i loro compagni.
Per quella morte, la procura di Verona aprì un'inchiesta e individuò un presunto responsabile. Il gestore della ghiacciaia è stato indagato per omicidio colposo e lesioni colpose, ma l'indagine ora è indirizzata verso l'archiviazione. In base alla perizia disposta dalla procura, infatti, l'indagato non avrebbe potuto prevedere il crollo, perché sarebbe stato difficile rendersi conto del reale stato di ammaloramento della struttura.

La richiesta del pm ora è in mano al gip. Sarà il giudice a sancire se davvero la morte di Tommaso e Michele non ha responsabili o se c'è bisogno di altre indagini.

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