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Filobus, Sboarina: «Lavoro per portare a Verona un mezzo moderno»

I comitati contrari all'opera avevano attaccato il sindaco, dicendo che le modifiche al progetto sono le stesse che loro propongono da anni. Impossibile, secondo Sboarina: «La tecnologia di cui si sta parlando in questa fase fino a pochi mesi fa non esisteva per le filovie»

«Sulla filovia si sprecano le fandonie e fa ridere che ognuno pensi di saperla più lunga dei tecnici che stanno lavorando». Così il sindaco di Verona Federico Sboarina replica alle polemiche locali di questi ultimi giorni sul progetto filobus. Il progetto potrebbe essere modificato e per questo il primo cittadino ha avuto, ormai quasi due mesi fa, un incontro in video conferenza con il ministro dei trasporti Paola De Micheli. E a quell'incontro ne sono seguiti altri da parte dei tecnici, i quali stanno valutando l'opzione di una variante tecnologica all'attuale progetto della filovia.

Non è chiaro però quale sia questa variante tecnologica. È trapelata l'ipotesi del «filobus senza fili», ovvero una sostituzione del veicolo: non più una filovia, ovvero un bus alimentato da fili elettrici a cui è collegato lungo il tragitto, ma un semplice autobus elettrico. Un'ipotesi già sostenuta con una petizione da alcuni comitati cittadini. Ma il sindaco nega la validità di questa ipotesi: «Da un paio di mesi si è aperto uno spiraglio in cui potersi inserire - ha spiegato Sboarina - E così ne ho approfittato per portare a Verona un mezzo moderno. Non certamente quello che dicono i comitati, per il semplice motivo che la tecnologia di cui si sta parlando in questa fase fino a pochi mesi fa non esisteva per le filovie. La soluzione che i comitati chiedevano da tempo non è certamente questa».

Ma la battaglia dei comitati contro il filobus va avanti, spalleggiata anche da Prima Verona, il movimento di Michele Croce, il quale continua ad attacca Sboarina. E il sindaco continua a difendersi: «Ha cominciato a dare i numeri - ha dichiarato Sboarina, riferendosi a Croce - La bufala più grossa infatti è quella sui milioni spesi, che sono 4,5 per opere stradali o di pali tutti utilizzati (per Croce i milioni spesi erano 9, ndr). Il tragitto del nuovo mezzo non cambierà, quindi è tutto buono. Così come gli alberi tagliati sono stati tutti ripiantati, spesso in misura anche maggiore».
 

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