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Interviste

Spugna e rastrello, 36 ore di servizio sociale per i writers

Presentati i risultati dell'indagine che ha coinvolto 47 ragazzi di cui 18 maggiorenni e i genitori

Sono stati presentati ieri mattina, a palazzo Barbieri dal sindaco di Verona Flavio Tosi, i risultati dell’indagine denominata “Valpantena writers”, condotta dal Comando provinciale dei carabinieri di Verona e dai militari della stazione di Grezzana, che ha consentito, grazie alla collaborazione del Comune di Verona, Amia, il Tribunale dei minori di Venezia e Procura di Verona, di far svolgere un percorso riparatorio e risarcitorio, di 36 ore di lavori socialmente utili, a 28 dei 47 ragazzi (40 maschi e 7 femmine), accusati di aver imbrattato proprietà pubbliche e private, tra le quali l’Arco dei Gavi e villa Pullè, in alcuni territori della provincia e soprattutto del comune di Verona.

Ai giovani, tra i quali 18 minorenni, è stato infatti proposto di aderire al percorso di riparazione sociale, affiancando gli operatori di Amia durante le loro operazioni di pulitura di mura e monumenti, ma anche di sistemazione del verde. Il percorso di riparazione, responsabilizzazione e risarcimento è stato costruito ed attivato per i minorenni attraverso un accordo tra il Tribunale per i minori di Venezia e l’ufficio servizio sociale del Centro giustizia Minorile di Venezia. La finalità del progetto è stata quella di responsabilizzare ciascun giovane, anche attraverso l’assunzione diretta di responsabilità in ordine ai fatti di danneggiamento a lui contestati, impegnare ciascun giovane a fare azioni concrete e visibili, attivando le sue risorse personali positive, per riparare il danno arrecato, attraverso lo svolgimento di una attività socialmente utile con compiti di igiene ambientale; impegnare ciascun giovane, anche con il coinvolgimento dei genitori, ad attivare un risarcimento economico simbolico del danno arrecato.

Il percorso ha coinvolto anche i genitori dei giovani, attraverso colloqui specifici con gli stessi, al fine di favorire la presa di coscienza e la responsabilizzazione della famiglia, rispetto agli episodi di danneggiamento contestati- ha spiegato Tosi- per questo ringrazio l’ex assessore Mario Rossi che, durante il suo mandato, ha effettuato incontri individuali durante i quali, ciascuno dei giovani coinvolti, si è assunto la responsabilità rispetto alle scritte realizzate, ha rafforzato la comprensione del danno arrecato e del concetto che il bene comunale è un bene di tutti i cittadini e come tale va preservato e tutelato”.

“La Giunta comunale- ha concluso Tosi- ha già individuato uno spazio apposito da mettere a disposizione di quanti vogliano esprimere la propria vena creativa realizzando murales artistici, altre aree verranno successivamente individuate in zone, magari degradate, che possano trarre beneficio da questo tipo di iniziative”.

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