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Venerdì, 26 Aprile 2024
Interviste

Fibrosi cistica, parte oggi il convegno nazionale

I massimi esperti della malattia si riuniranno per tre giorni in riva all'Adige

Correggere la proteina difettosa e potenziarne l’attività, affinché possa svolgere quelle funzioni che consentono al malato di fibrosi cistica di trasformare la propria malattia cronica degenerativa in una malattia curabile attraverso la somministrazione di un farmaco che agisca sul difetto di base. È questa la scommessa più grande ma che fa ben sperare i ricercatori impegnati da anni nell’individuare una cura definitiva alla malattia genetica grave più diffusa.

Oggi si apre la IX Convention d’Autunno dei Ricercatori di fibrosi cistica che durerà fino a sabato. Un appuntamento scientifico di respiro internazionale che vede riuniti al Centro Medico Culturale “G. Marani” i coordinatori dei numerosi progetti di ricerca promossi dalla Fondazione per la ricerca sulla fibrosi cistica, l’Onlus nata proprio a Verona 15 anni fa con l’idea di creare un polo di attrazione per la ricerca.

La terapia del futuro sarà mutazione-orientata - precisa il Prof. Gianni Mastella, direttore scientifico della FFC Onlus e cofondatore della stessa assieme agli imprenditori Matteo Marzotto e Vittoriano Faganelli -  Ci sarà, molto probabilmente, una cura specifica per ciascuna mutazione o per ciascun gruppo di mutazioni del gene CFTR che causano la malattia. Siamo in un momento in cui, attraverso la ricerca di base, è possibile nascano rimedi risolutivi almeno per una parte importante dei pazienti. Circa la cura delle complicanze, ci sono tante promesse che arriveranno sicuramente al malato nei prossimi anni. Non è una favola che questa gente sia diventata adulta con un’attesa ed una qualità di vita in continua crescita. Ci sono tante cose che si sono potute fare e si continuano a fare anche prima di aver trovato la cura risolutiva”.

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