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Vitigni pi resistenti grazie agli incroci di uve

Incontro per stimolare la sperimentazione tra americani, asiatici ed europei

Giovedì 27 maggio alle 9 presso la Dogana Veneta a Lazise si terrà il convegno dal titolo “Incroci di vite tolleranti a Oidio e Peronospora: realtà e prospettive”, organizzato dalla Provincia di Verona. L'incontro tratterà il tema dei possibili incroci tra vitigni europei e specie americane e asiatiche. Queste ultime infatti si sono dimostrate resistenti a malattie quali Oidio e Peonospora.

Gli incroci potrebbero aprire a nuove prospettive nella coltivazione e limitare l'uso di prodotti chimici che risultano inquinanti per l'uomo e l'ambiente. Il convegno si propone di stimolare la sperimentazione in un territorio importante, da un punto di vista vitivinicolo, quale è quello veronese. Ad aver cominciato i primi studi su questi incroci è il Centro per la sperimentazione in vitivinicoltura della Provincia di Verona.

“E' giusto che il nostro Centro sperimentale approfondisca la conoscenza sui cloni dei vitigni autoctoni- precisa l'assessore provinciale alle Politiche agricole Luigi Frigotto- Il nostro compito però è anche quello di guardare fuori, oltre i nostri confini. Sapere cosa si fa in altri territori è importante e ci permette di far progredire anche le nostre conoscenze. Basti pensare che la vite è una delle piante maggiormente sottoposte a malattie funginee: nell'Unione Europea la vite rappresenta il 3% della superficie agricola, ma assorbe il 65 percento di tutti i fungicidi impiegati in agricoltura. Qualcosa come 68 mila tonnellate l'anno. Con questo progetto la Provincia di Verona si pone capo fila in Veneto nella sperimentazione di tali varietà, tolleranti a Oidio e Peronospora”.

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