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Torna la festa del Vin Santo "Tradizione da riscoprire"

A Brognoligo, dal 1 al 6 giugno, torna la manifestazione dedicata al prodotto principe del luogo

Parte la 59esima edizione della festa delle ciliegie e del Vin Santo di Brognoligo. A presentare l'evento, oggi, l'assessore alle Politiche per l'agricoltura Luigi Frigotto. La manifestazione si terrà dall' 1 al 6 giugno a Brognoligo, frazione di Monteforte d'Alpone e prevede quest'anno, oltre l'annuale concorso delle ciliegie, anche quello del Vin santo, prodotto d'eccellenza del territorio che vanta una lunga tradizione.

Secondo l'usanza locale, infatti, quando in famiglia si festeggia un evento importante (battesimo, comunione, cresima, matrimonio) si è autorizzati ad aprirne una bottiglia a beneficio dei sani ma anche, vista la credenza circa le sue qualità terapeutiche, dei malati.

La manifestazione rappresenta l'occasione in cui le poche famiglie rimaste che producono il Vin santo, per stretto consumo personale, decidono di metterlo a disposizione di tutta la comunità. Il nostro Paese vanta un'antica e ricca tradizione di vini passiti in cui spiccano nomi prestigiosi e spesso conosciuti in tutto il mondo come il Recioto di Soave, il Recioto della Valpolicella, il Torcolato di Breganze, il Passito di Pantelleria, il Passito di Custoza.

In mezzo allo scenario degli altri passiti non sfigura di certo il Vin santo di Brognoligo la cui produzione è testimoniata già a partire dal 1300 in cui la viticoltura era “promiscua e maritata” e la resa per pianta elevata rispetto quella odierna; per questo venivano scelte con maggior cura le viti e i grappoli più vicini alla branca di emissione e, talvolta, veniva tagliata la punta del grappolo. Importante anche allora era il perfetto stato sanitario delle uve.

La raccolta avveniva quando l’Uva Garganega raggiungeva una gradazione di 16-17 gradi Babo. Oggi il Vin Santo viene fatto nelle famiglie contadine ancora con la cernita dell’uva, l’appassimento, la fermentazione in granaio, l'invecchiamento in botticelle e, solo dopo qualche anno, l'imbottigliamento. Sua particolarità è il peculiare colore giallo ambrato intenso, nonostante sia ottenuto con l’Uva Garganega come il Recioto di Soave e Gambellara. Il caratteristico profumo ricorda un'ossidazione, ma è piacevole e il sapore esprime calore, pienezza, sa di miele e di mandorle, talvolta ricorda anche i sapori di frutta secca e di spezie.

“È un piacere presentare la 59^ festa delle ciliegie e del Vin santo di Brognoligo, - commenta l'assessore Frigotto - una piccola frazione adagiata alle pendici delle colline vulcaniche veronesi. Le proprietà specifiche di queste terre conferiscono alle ciliegie e al vino locali delle particolari doti organolettiche e li rendono prodotti di elevata qualità. Brognoligo vanta, inoltre, una secolare tradizione nella produzione del Vin santo, mantenuta intatta fino ai giorni nostri da oltre 700 anni. L'invito è, dunque, partecipare numerosi alla manifestazione per conoscere sempre più da vicino le eccellenze del nostro territorio”.

Il direttore del consorzio Vini Soave Aldo Lorenzoni spiega che “L'eccellente qualità del Vin santo è di certo legata alle proprietà del suolo vulcanico di Brognoligo che è ciò che permette ai produttori di realizzare un vino così pregiato e ricco. L'Uva Garganega conferisce un colore e un gusto unici che non richiedono di curare l'aspetto della conservazione del profumo sempre vivo e intenso anche a distanza di molti anni, Molti sono e saranno anche in futuro gli estimatori”. 

Brognoligo è l'unica frazione della provincia di Verona - dichiara orgoglioso il presidente Strada del Soave -che da oltre 700 anni produce il Vin santo, per questo è positiva l'idea di valorizzare una così antica tradizione attraverso momenti di festa e condivisione. Il caratteristico profumo e il colore intenso rendono questo prodotto davvero eccezionale e ne rappresentano la forza e la peculiarità. Siamo certi tantissime persone gusteranno con gioia vino e ciliege”.

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