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Lavoratori in crisi, arrivano aiuti per 600mila euro

Il prestito d'onore avr un valore massimo di duemila euro a lavoratore, con tassi agevolati

Una piccola boccata d'ossigeno per i lavoratori rimasti senza occupazione. Fondazione Cariverona, Provincia e Comune di Verona hanno infatti messo insieme 600 mila euro da destinare a chi ha perso il posto di lavoro per colpa della grave crisi economica.

Uno stanziamento che ha preso il via in seguito all'approvazione, da parte della giunta provinciale, di un fondo di Rotazione, sostenuto dalla Fondazione con 500 mila euro, e dai Palazzi Scaligeri e Palazzo Barbieri con 50 mila euro a testa. A questi vanno aggiunti i 50 centesimi a testa donati dai cittadini di Belfiore, Legnago, Ronco all'Adige, San Bonifacio, Sant'Ambrogio, Sona, Fumane, Valeggio, Isola della Scala e Grezzana.

"Questo è uno dei compiti della Provincia - ha spiegato il presidente Giovanni Miozzi - stare vicino e provare a risolvere i problemi dei lavoratori. Questa nostra iniziativa, la prima in Italia, vuole sostenere economicamente chi ha perso il lavoro e aiutarlo nel reinserirsi nuovamente".

"Potranno accedere a questo fondo i lavoratori in mobilità - spiega l'assessore provinciale al Lavoro, Fausto Sachetto - ovvero coloro che avevano un'occupazione ma che l'hanno persa per colpa della crisi economica. Basterà rivolgersi ai comuni che hanno deciso di aderire all'iniziativa e fare richiesta dei soldi". Il prestito d'onore avrà un valore massimo di due mila euro a lavoratore. I soldi dovranno essere restituiti con tassi agevolati solo nel momento in cui chi ne ha usufruito avrà trovato un'occupazione che gli permetterà di rifondere il debito.

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