Al Chiarenzi di Zevio si intrattengono i malati
L'iniziativa si chima "Basta un poco di zucchero" e prender il via sabato
“Basta un poco di zucchero…” è lo slogan dell’iniziativa che prende il via sabato 10 aprile nella sala Coghi dell’ospedale Chiarenzi di Zevio.
Un progetto di intrattenimento per i pazienti ricoverati nei reparti di riabilitazione ortopedica, neurologica e cardio-pneumologica, che porterà in scena per un sabato al mese l’allegria di Mary Poppins. L’idea, nata dalla Cooperativa Jebetum Salus ed UTAP di Zevio è stata accolta dalla Direzione Generale dell’Azienda Ulss 21, patrocinata e finanziata dall’assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Zevio.
“E’ un atto di sensibilità – nota Diego Ruzza, neuropsicologo e assessore alle Politiche Sociali- nei confronti di persone che si trovano in un momento difficile della loro vita e che devono affrontare un programma di recupero post-ictus, infarto o grave incidente. Solitamente la degenza, per questi casi, è piuttosto lunga ed è normale che ci possano essere attimi di scoramento, che di certo non giovano alla buona riuscita della riabilitazione. Con questi spettacoli intendiamo strappare qualche sorriso e aiutare i pazienti a dimenticare per qualche ora pensieri e preoccupazioni”.
Un progetto di intrattenimento per i pazienti ricoverati nei reparti di riabilitazione ortopedica, neurologica e cardio-pneumologica, che porterà in scena per un sabato al mese l’allegria di Mary Poppins. L’idea, nata dalla Cooperativa Jebetum Salus ed UTAP di Zevio è stata accolta dalla Direzione Generale dell’Azienda Ulss 21, patrocinata e finanziata dall’assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Zevio.
“E’ un atto di sensibilità – nota Diego Ruzza, neuropsicologo e assessore alle Politiche Sociali- nei confronti di persone che si trovano in un momento difficile della loro vita e che devono affrontare un programma di recupero post-ictus, infarto o grave incidente. Solitamente la degenza, per questi casi, è piuttosto lunga ed è normale che ci possano essere attimi di scoramento, che di certo non giovano alla buona riuscita della riabilitazione. Con questi spettacoli intendiamo strappare qualche sorriso e aiutare i pazienti a dimenticare per qualche ora pensieri e preoccupazioni”.