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Martedì, 30 Aprile 2024

Zaia con i sindaci sull'immigrazione: «La misura è colma». E sull'autonomia «no a ostruzionismo»

Il presidente della Regione è convinto che il Veneto stia facendo il massimo sull'accoglienza, mentre «l'Europa su questo argomento è assente». E sull'autonomia differenziata ha fretta di leggere il testo del disegno di legge del Governo

Immigrazione e autonomia sono stati i due temi di stretta attualità affrontati questa mattina, 22 agosto, dal presidente della Regione Veneto Luca Zaia dopo la riunione della giunta regionale. Sull'immigrazione, Zaia si è schierato dalla parte dei sindaci giunti al limite della sopportazione perché il numero dei richiedenti asilo da ospitare è diventato troppo alto ed è quasi impossibile trovare spazi adeguati per accoglierli. E sull'autonomia, il presidente della Regione è in attesa del testo finale del disegno di legge che spera di poter leggere già da settembre.

IMMIGRAZIONE

Sull'accoglienza dei migranti, Luca Zaia è convinto che il Veneto stia già facendo il massimo e che sia giusta la protesta dei sindaci che non riescono più a far fronte a numeri in continua crescita. Numeri che sono stati ribaditi anche questa mattina dal presidente della Regione: «Quest'anno abbiamo il doppio dei migranti dell'anno scorso, da 105mila ad oltre 200mila ed emerge che solo l'11% di questi avrà lo status di rifugiato - ha dichiarato Zaia - Questo significa che circa 22mila sono rifugiati reali mentre circa 170mila persone non avranno il titolo per rimanere». E proprio questo dato, secondo Zaia, renderebbe poco sostenibile il modello dei Cpr, i centri di permanenza e rimpatrio proposti come alternativa all'attuale modello di accoglienza diffusa. «Se dobbiamo rimpatriare 150mila persone, quanti poliziotti serviranno ad accompagnarle? È come svuotare il mare con un secchio, è impossibile», ha spiegato Luca Zaia.
Per il presidente del Veneto, però, la misura dell'accoglienza è colma e servirebbe un maggior contributo dall'Europa per alleggerire il peso attualmente sostenuto dalle comunità locali. «L'Europa è assente su questo argomento - ha concluso Zaia - Non possiamo diventare il ventre molle dell'Europa. I migranti che arrivano sanno di essere in Europa, non solo in Italia».

AUTONOMIA

E se il tema dell'immigrazione è fonte di grande preoccupazione per Zaia, quello dell'autonomia lo rende meno agitato. Il presidente del Veneto ha comunque fretta di leggere il testo del disegno di legge governativo sull'autonomia differenziata, intesa come uno spostamento di competenze dallo Stato alle singole Regioni. Su questo disegno di legge è in corso una discussione fra tutte le forze di governo. E il commento di Zaia è stato: «Bene se ci sono proposte migliorative, ma dobbiamo evitare l'ostruzionismo perché questa riforma è una promessa fatta ai cittadini e lo vogliamo mantenere».

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