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Politica Stazione / Piazzale XXV Aprile

Verona-Rovigo, Bigon: «Vagoni strapieni con pendolari lasciati a terra»

Continua la segnalazione di disservizi in una delle peggiori tratte ferroviarie d'Italia. La consigliera PD: «È un disastro gestionale e la Regione deve accelerare i tempi ed intervenire velocemente»

Pochi vagoni e pieni di passeggeri, con l'impossibilità da parte del capotreno di far salire tutti i pendolari che con il biglietto in mano stavano attendendo nelle varie stazioni della linea Verona-Rovigo. E questo è solo l'ultimo di una serie di disservizi segnalati su una delle peggiori tratte ferroviarie d'Italia. «È una delle vergogne più evidenti del Veneto che ambisce ad essere terra di sviluppo ed efficienza - ha commentato la consigliera regionale del Partito Democratico Anna Maria Bigon - La Verona-Rovigo è un disastro gestionale che trova pochi eguali in Italia e la Regione deve accelerare i tempi ed intervenire velocemente».

Ma "velocemente" è un avverbio che sembra proprio non volersi combinare in nessun modo con la Verona-Rovigo. La tratta è, infatti, lenta e servita da treni a scarsa capienza. Tanto che ultimamente molti viaggiatori hanno segnalato di essere rimasti in stazione perché il treno su cui volevano salire era pieno di passeggeri. E per chi è rimasto a terra non c'erano alternative: o aspettavano il prossimo treno utile oppure trovavano un altro mezzo di trasporto.

«Due ore per compiere 95 chilometri di viaggio, vagoni strapieni con pendolari lasciati a terra, un quotidiano disagio vissuto da lavoratori e studenti, svariate le segnalazioni di disservizi ed inadeguatezza - ha dichiarato Bigon - Quanto tempo serve per intervenire? Questa è una linea di importanza essenziale. In una situazione normale sarebbero sufficienti circa 40 minuti per coprire la distanza tra le due città. Questo permetterebbe ad esempio agli universitari di poter fare i pendolari senza pernottare a Verona, dove le disponibilità di appartamenti sono scarse, a prezzi esorbitanti, e inaccessibili per molti. Compresi quegli studenti che, pur avendone diritto, non ricevono i sostegni economici previsti per colpa di una giunta regionale sempre inadempiente. La Verona-Rovigo è insomma l'emblema di una inaccettabile negazione di diritti. Intervenire urgentemente resta un dovere di questa Regione».

E resta ancora in sospeso l'affidamento della Verona-Rovigo a Trenitalia dopo la sospensione decisa dal Tar.

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