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Tosi: «Perso bando per l'edilizia popolare». Agec: «Optato per altre soluzioni»

Il candidato sindaco non perde occasione per attaccare il primo cittadino, ritenendo la sua amministrazione «incapace di intercettare fondi pubblici»

«Verona incapace di intercettare fondi pubblici». È questo il ritornello che da un po' di tempo il candidato sindaco Flavio Tosi va ripetendo. Lo ha lanciato circa due mesi fa, sottolineando la mancata partecipazione ad un bando statale da 4 miliardi di euro per il trasporto pubblico locale. Lo ha ribadito per il mancato finanziamento con i fondi del Pnrr del progetto di riqualificazione dell'Arsenale. Ed ora lo riafferma perché il Comune di Verona, tramite Agec, non ha partecipato ad un bando regionale che finanziava con 100 milioni di euro interventi di manutenzione, acquisto o locazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica.

«Sarebbe stata l'occasione per Agec di avere nuovi alloggi da destinare alle famiglie veronesi più in difficoltà e di poter manutenere e riqualificare gli esistenti - ha dichiarato Tosi - Un sindaco dovrebbe essere sul pezzo quando si tratta di reperire risorse che Stato o Regione mettono a disposizione. Non può giustificarsi asserendo che il bando regionale riguardava solo le Ater e quindi non Agec. È vero che nel bando sono menzionate solo le Ater, ma poi si fa anche esplicito riferimento alla norma nazionale, che negli interventi include espressamente anche gli enti di edilizia residenziale pubblica aventi le stesse finalità delle Ater. Quindi anche Agec. I bandi bisogna leggerli sempre con attenzione».

Alle polemiche di Tosi ha risposto Maurizio Ascione Ciccarelli, presidente di Agec, il quale ha spiegato: «Agec era perfettamente a conoscenza del bando per l'edilizia residenziale pubblica emesso dalla Regione Veneto, ma ha optato per proseguire nelle iniziative di recupero del patrimonio già a quel tempo avviate, evitando inutili dispersioni di risorse, mediante lo strumento del super-bonus e ciò in ragione della rilevanza degli importi necessari all'adeguamento del suo patrimonio immobiliare (oltre 60 milioni di euro di lavori complessivi) che non sarebbero potuti venir soddisfatti interamente dalla capienza del bando stesso. Per gli altri immobili di edilizia residenziale sociale, non inseriti nel programma super-bonus ed esclusi anche dal bando regionale, Agec ha già attinto ad altre fonti di finanziamento pubblico. Si è dunque preferito il certo all'incerto, oltre che a strumenti che consentono di rinnovare maggiormente il patrimonio edilizio cittadino: il programma super-bonus è in fase avanzata di definizione con l'avvio dei primi cantieri già a fine primavera 2022».

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