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Rischio tagliola per il project financing sull'Arsenale in consiglio comunale

La maggioranza potrebbe chiedere di tagliare il dibattito dell'assise vista la scadenza che pende sull'approvazione del documento. Bertucco pronto a ricorrere al Tar

Giorni di lavoro intensi per il consiglio comunale di Verona, che dopo la seduta di ieri, 29 novembre, tornerà a riunirsi anche questa sera 30 novembre alle 20.30.

Nella seduta di stasera si dibatterà sul project financing dell'Arsenale. Sul progetto il PD ha già espresso il suo parere contrario nel merito e ora il consigliere comunale Michele Bertucco denuncia anche un vizio di metodo, con il possibile abuso da parte dell'amministrazione comunale della cosiddetta tagliola, ovvero la possibilità di stroncare il dibattito in consiglio e di passare subito alla votazione nel caso in cui ci fosse un'urgente scadenza di legge. Tagliola che è già stata utilizzata nella seduta di ieri. "Sul project Arsenale - spiega Bertucco - sono necessarie delle variazioni di bilancio da effettuare entro la mezzanotte del 30 novembre. La tagliola è stata applicata nella discussione di un provvedimento che fa strage di opere pubbliche in tutta città per quasi 12 milioni di euro al solo scopo di recuperare denaro da mettere sul project financing. Ovvio che la tagliola verrà riproposta anche nella seduta in cui si chiama il Consiglio a decidere se vincolare al project Arsenale i soldi tagliati".

Per Bertucco ce n'è abbastanza per promuovere un ricorso al Tar, una strada da percorrere per fermare un project financing che non piace neanche al comitato Arsenale, il quale ritiene un'eventuale approvazione di stasera "un grave errore ed un grave danno per la città di Verona - si legge in una nota del comitato - non solo per l'uso privatizzato che si vuol fare dell'Arsenale ma anche per una serie di errori o di caratteristiche negative di dettaglio insite nel progetto".

Quella approvata ieri non è una strage di opere pubbliche per l'assessore al bilancio Pier Luigi Paloschi che ha parlato di riassegnazione di risorse perché non era possibile aggiudicare gli interventi nell’anno in corso. 13 milioni di opere pubbliche stralciate per aumentare lo stanziamento per l’estinzione anticipata dei mutui e per sostenere altri progetti. 

"Con questo documento vengono eliminati interveti che non saranno ma più realizzati - ha criticato il consigliere comunale PD Fabio Segattini - Una scelta che evidenzia la fine delle aspettative di questa amministrazione che, ormai a fine mandato, non ha più alcun desiderio di vedere concretizzati lavori importanti per la città. Un complessivo disinteresse per opere di rilievo come il restauro conservativo della Torre Pentagona, in forte stato di degrado, o la manutenzione della Cinta Magistrale".

"Vengono stralciate opere che andavano ponderate con attenzione - ha sottolineato il capogruppo di Forza Italia Daniele Polato - Lavori preannunciati con soddisfazione e che ora, per cambio delle priorità, vengono eliminati con facilità".

Per il capogruppo PD Luigi Ugoli: "Siamo di fronte ad una delibera che sposta svariati milioni di euro senza chiarire quali siano le effettive volontà di questa amministrazione. Probabilmente dal punto di vista elettorale è più opportuno portare queste risorse sull'Arsenale".

Critico anche il consigliere Movimento 5 Stelle Riccardo Saurini che precisa: "Si eliminano, con un solo documento, tanti fallimenti di questa amministrazione che non vedranno mai realizzazione".

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