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Composizione della giunta e del consiglio. Il gioco di incastri di Sboarina

A Palazzo Barbieri sono i giorni del tetris, i giorni in cui il nuovo sindaco deve scegliere i membri della sua squadra. Una scelta da cui deriverà la nuova assise cittadina

A Palazzo Barbieri sono i giorni del tetris, del gioco di incastri di cui l'unico protagonista è il nuovo sindaco Federico Sboarina. È lui che dovrà scegliere chi spostare all'interno della sua giunta e da questi spostamenti deriverà la composizione del prossimo consiglio comunale cittadino.

Lo ha spiegato bene Enrico Santi su L'Arena, delineando scenari reali o possibili. Entro la fine di questa settimana Sboarina dovrebbe comunicare a tutti i nomi degli assessori che comporranno la sua giunta. Il vicesindaco dovrebbe essere Lorenzo Fontana, ma è difficile indovinare chi entrerà insieme a lui nella giunta del sindaco Sboarina. I nomi del toto-assessori sono tanti e tra questi ci sono Marco Padovani, Stefano Bertacco, Filippo Rando, Bruno Tacchella, Francesca Briani, Luca Zanotto, Francesca Toffali e Daniele Polato. C'è poi l'incognita Michele Croce che con la sua Verona Pulita è entrato in maggioranza e punta ad un assessorato alla legalità e alla trasparenza.

Peso politico, quote rosa, competenze, sono queste alcune delle variabili che il nuovo primo cittadino sta valutando per comporre la sua squadra. Ed è ovvio che ad ogni assessore pescato tra gli eletti in consiglio comunale corrisponderà una surroga. C'è dunque una schiera di non eletti attualmente in sospeso, che potrebbero o non potrebbero entrare in consiglio a seconda delle decisioni di Sboarina.

Ci saranno meno sconvolgimenti nella minoranza in cui l'unica surroga prevista è quella di Stefano Vallani poiché Orietta Salemi ha annunciato che non lascerà il posto da consigliere regionale. Essendo le due cariche incompatibili, Salemi lascerà dunque il suo posto in consiglio comunale a Verona a Vallani.

L'ultima data utile per convocare il primo consiglio comunale della nuova amministrazione è il 17 luglio e probabilmente sarà convocato proprio quel giorno. Non essendoci ancora un presidente del consiglio eletto, a presidere l'assise è il "consigliere anziano" che a dispetto del nome non viene scelto per anzianità, ma è il candidato alla carica di consigliere comunale (quindi non un candidato sindaco) che ha ottenuto più voti. Ironia della sorte, il consigliere anziano è l'ex sindaco Flavio Tosi che dovrà presiedere il consiglio comunale fino all'elezione del nuovo presidente che molto probabilmente sarà Ciro Maschio. È una formalità, ma chissà come sarà vissuta da un Tosi che ha accusato il colpo della sconfitta elettorale.

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