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Autonomia, il Country report dell'Ue e il monito della Lega: «Nessuno provi a fermarci». Bozza (FI): «Si proceda per gradi»

In un documento Ue parere sfavorevole sulla riforma: «Potrebbe avere un impatto negativo sulla qualità delle finanze pubbliche italiane e sulle disparità regionali». Borchia: «Nessuna "manina" osi rallentare il percorso»

Dopo l'audizione del presidente del Veneto Luca Zaia in Commissione al Senato, in merito all'autonomia differenziata, è intervenuto anche il consigliere regionale del Veneto di Forza Italia Alberto Bozza. L'esponente veronese di FI ha fatto sapere di apprezzar «il pragmatismo del presidente Zaia che si è detto disponibile ad andare per gradi». In tal senso, lo stesso Bozza ha quindi ricordato che «il nostro coordinatore nazionale Tajani, a gennaio, in un’intervista al Corriere della Sera, suggeriva proprio questo metodo e io stesso ho sempre sostenuto che quel che conta è portare a casa il risultato».

Da parte di Alberto Bozza non è quindi mancata anche una riflessione connotata di realismo e pragmatismo: «Purtroppo le resistenze sono molte, inutile negarlo, - ha affermato il consigliere regionale di FI - e non forzare la mano è la strada migliore per arrivare all’autonomia. Io la definisco la terza via, cioè quella della concretezza che, discostandosi dal purismo ideologico del tutto e subito, non dà pretesti a chi l’autonomia non vuole darcela. Dobbiamo essere più intelligenti di chi vuole bloccare l’autonomia per non concederla al Veneto».  

Sotto questo aspetto, lo stesso Alberto Bozza ha voluto sottolineare quello che definisce il «ruolo di equilibratore» svolto da un partito come Forza Italia, nell'alveo del centrodestra, orientato a favore dell’autonomia: «Noi siamo per definizione liberali, anticentralisti e quindi autonomisti fin dalla nascita nel 1994, - ha sintetizzato Bozza - ma abbiamo anche grande esperienza di governo e storicamente siamo il partito di centrodestra con il maggiore profilo istituzionale e con la presenza di simpatizzanti in tutta Italia. Questo ci dà la credibilità per essere il collante tra gli alleati sull’autonomia differenziata. Perché ricordo che chi ha presentato per primi la proposta dell’autonomia in Veneto siamo stati proprio noi», ha quindi concluso il consigliere Bozza.

Dal fronte Lega, invece, parrebbe emergere qualche preoccupazione circa il ruolo che potrebbe giocare Ue nei prossimi mesi in funzione della partita dell'autonomia. A manifestare il proprio disappunto è stato infatti nelle scorse ore l’eurodeputato Paolo Borchia, segretario provinciale della Lega Verona: «A qualche funzionario di Bruxelles non piace l’autonomia differenziata? Se ne faccia una ragione, noi andiamo avanti. Ignoriamo bellamente che nella bozza del Country report sull’Italia, lo staff della direzione generale Affari economici della Commissione europea abbia bocciato le decisioni del governo italiano sulle proposte sull’autonomia perché, ovviamente a detta loro, "avrebbe un impatto negativo sulla qualità delle finanze pubbliche italiane e sulle disparità regionali"». In merito lo stesso Borchia ha voluto replicare così: «Ai titoloni di diversa stampa nazionale che denunciano presunte stroncature da parte della Commissione, rispondono i fatti: il documento in questione è semplicemente una bozza di lavoro istruttoria, quindi il nulla».

L’eurodeputato Paolo Borchia, inoltre, ritiene il suddetto Country report «sprovvisto di approfondimenti e analisi e completamente basato su mere ipotesi di qualche anonimo burocrate». Tanta basta, tuttavia, perché da parte dell'esponente veronese della Lega si alzi il monito, che suono anche come un auspicio: «In Europa - ha dichiarato Paolo Borchia - nessuna "manina" osi rallentare, o ancor peggio ostacolare, il percorso di questa riforma legittimata dalla volontà di migliaia di cittadini attraverso non solo un voto democratico (referendum), ma anche da criteri di trasparenza e responsabilità nei confronti del paese e non solo di certe Regioni».

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