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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca San Michele / Via San Michele

Carcere di Montorio, ancora proteste: sciopero del carrello dei detenuti

Da giovedì i reclusi rifiuteranno il cibo e l'associazione Sbarre di Zucchero porterà le loro richieste davanti a Palazzo Barbieri con un presidio in programma per sabato 17 febbraio

Due nuove proteste, una dentro e una fuori dal carcere di Montorio, per chiedere soluzioni alla crescente piaga dei suicidi nel penitenziario veronese. Alle 17 di domani, 8 febbraio, davanti alla casa circondariale si terrà il presidio organizzato dal Verona Radicale. E sempre domani, i detenuti cominceranno lo sciopero del carrello, rifiutando il cibo come forma di protesta non-violenta. A darne notizia è stata l'associazione Sbarre di Zucchero, che porterà la protesta anche di fronte al Comune di Verona con un presidio in programma alle 10.30 di sabato 17 febbraio.

Il quinto suicidio in tre mesi nel carcere di Montorio ha messo in moto associazioni e partiti veronesi nel chiedere migliori condizioni per i detenuti in carcere. Detenuti che da domani si faranno sentire, negandosi il vitto per denunciare le condizioni in cui sono costretti a vivere «tra sovraffollamento, quasi totale assenza di attività lavorative, escalation impressionante di suicidi e tentativi di suicidio e sempre più frequenti tensioni interne aumentate dal regime chiuso delle sezioni», hanno fatto sapere Monica Bizaj, Micaela Tosato e Marco Costantini di Sbarre di Zucchero.

«La disperazione regna sovrana nel non-luogo di Montorio, dove la funzione rieducativa della pena è ridotta ad un non-tempo esclusivamente punitivo, senza prospettive per il dopo carcere», hanno aggiunto i tre rappresentanti dell'associazione veronese che porteranno anche all'esterno del carcere la disperazione dei detenuti con un presidio che si svolgerà di fronte a Palazzo Barbieri sabato 17 febbraio dalle 10.30.

E mentre la Lega, con il suo segretario provinciale Paolo Borchia ribadisce che «la migliore cura contro i suicidi e il disagio in carcere è il lavoro», rilancio l’appello alle aziende affinché «investano nel carcere di Verona, la consigliera comunale di opposizione Patrizia Bisinella chiede al Comune di Verona «un intervento univoco e condiviso per risolvere le problematiche segnalate da polizia penitenziaria e detenuti». Per la consigliera Bisinella, l'amministrazione comunale ha soltanto speso «parole al vento» sulle criticità presenti nella casa circondariale, senza alcuna «azione per il coinvolgimento delle categorie economiche della città per individuare percorsi lavorativi all’interno della struttura».

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