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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca Stadio / Piazzale Olimpia

Hellas Verona - Napoli, il bilancio sale a 54 daspo e 10 fogli di via: al vaglio la posizione di altri ultras

La questura annuncia l'avvio di un gruppo di lavoro con l’obiettivo condiviso di conciliare lo spazio alla legalità e il dialogo con i tifosi, nel frattempo i risultati dell'operazione Bentegodi vedono 204 sanzioni per violazione del Regolamento d’uso dell’impianto, per un totale di 34mila euro

Trattamento di assouto rigore quello adottato dalla questura di Verona nei confronti dei protagonisti, in negativo, degli ultimi episodi di violenza, o comunque di illegalità anche amministrativa, registrati allo stadio Bentegodi. 

Il questore Massucci ha adottato 54 provvedimenti come conseguenza dei comportamenti tenuti da tifosi scaligeri e partenopei, prima, durante e dopo la partita Hellas Verona - Napoli disputatasi il 21 ottobre.
Sono 32 i Daspo emessi nei confronti dei sostenitori napoletani che, prima del calcio d'inizio, si sarebbero resi protagonisti degli scontri avvenuti con un gruppo di ultras veronesi all’esterno del parcheggio ospiti. 7 invece quelli adottati per il medesimo motivo nei cofronti di supporters gialloblu, mentre sono 4 quelli per altrettanti destinatari della ex Jugoslavia.
Altri 2 Daspo sono stati emessi nei confronti di altrettanti tifosi veronesi. Nel corso della partita, infatti, uno avrebbe spintonato e costretto un supporter napoletano a lasciare il posto a lui assegnato e l'altro avrebbe danneggiato il computer di un esponente dello staff dell’ufficio stampa del Napoli lanciandogli una birra. 
Infine altri 9 Daspo sono stati comminati a ultras partenopei per le violenze perpetrate ai danni delle forze di polizia e dei tifosi locali al termine della partita. In particolare, uno di questi era stato trovato in possesso di un coltello a serramanico all’interno del minivan che stava conducendo.
A gravare ulteriormente su alcuni dei tifosi napoletani colpiti da Daspo, alla luce del loro profilo criminale, il questore ha emesso anche10 fogli di via obbligatori, con i quali sarà loro interdetto di fare ritorno nel Comune di Verona.
Chiusa questa prima tornata di provvedimenti, sono ora in valutazione le posizioni di oltre 50 tifosi per ulteriori episodi di violenza o illegalità registrati sia al termine della partita Hellas-Napoli, sia in occasione della sfida tra Hellas-Monza "per comportamenti agiti all’interno, nei pressi o in ragione dello stadio".

La strategia della questura

Dagli uffici di lungadige Galtarossa spiegano che al centro di questa strategia c’è l’obiettivo ben preciso, "nell’ambito del progetto di sicurezza di comunità voluto dal Questore, di mettere in primo piano lo stadio nella consapevolezza dell’ineguagliabile valore sociale che questo contesto ha, soprattutto nella sua capacità di influenzare il comportamento dei giovani. Purtroppo le evidenze amministrative e giudiziarie hanno posto in luce un contesto all’interno del Bentegodi che richiede un lavoro di sistema che chiama in causa Società sportiva, Comune, Istituzioni dello Stato e soprattutto i tifosi".
Era il 30 agosto quando la polizia di Stato scaligera ha dato esecuzione a 12 misure cautelari nei confronti di persone ritenute responsabili di detenzione ai fini di spaccio di cocaina all’interno dello stadio Bentegodi e dell’omonimo bar situato in piazzale Olimpia, storico ritrovo della tifoseria ultras dell’Hellas Verona, che per tale motivo è stato poi chiuso per 30 giorni con provvedimento del questore ai sensi dell’art 100 T.U.L.P.S. «Un’operazione di grande rilievo che ripropone il rischio di curve protese all’appropriazione del territorio ed alla esclusione del controllo dello Stato. Ultrà non è sinonimo di illegalità ed è necessario stimolare la sensibilità dei Club nel lavoro con i tifosi anche rispettando spazi di colore e passione», aveva dichiarato in sede di conferenza stampa il questore Massucci, anticipando i punti cardine della strategia "a tutto campo" messa a punto già dai primi giorni di settembre.
In seguito all'incontro tenutosi in lungadige Galtarossa tra questore, sindaco di Verona, presidente e direttore generale dell’Hellas Verona, è stato messo in campo un gruppo di lavoro con l’obiettivo condiviso di conciliare lo spazio alla legalità e il dialogo con i tifosi.
Sul primo fronte, è stato portato avanti un progetto di sensibilizzazione che, grazie alla proficua collaborazione instaurata tra la questura e la società dell’Hellas Verona, ha consentito alle ragazze e ai ragazzi di diventare protagonisti nella diffusione dei valori più alti dell’agonismo e della correttezza sportiva, "a riprova della straordinaria propensione dei giovani ad aderire a percorsi costruttivi allorché gli adulti si propongano nei loro confronti in maniera positiva e responsabile".
Davanti a tifosi, appassionati e giocatori, sono stati gli studenti del liceo classico educandato statale agli Angeli e dell’istituto San Micheli a farsi promotori di un messaggio di legalità: "L’unico che può usare le mani è il portiere" e "Con la gentilezza nel cuore non esiste colore", gli slogan con cui le ragazze ed i ragazzi hanno occupato gli spalti del Bentegodi in occasione delle partite Hellas-Atalanta e Hellas-Napoli.
Un messaggio importante improntato ai valori dell’eguaglianza e del rispetto reciproco, ma anche un esempio per gli adulti di vero spirito sportivo: per sua natura competitivo, ma leale.
"Affinché lo stadio diventi un luogo destinato solo al tifo sano e alla diffusione dei valori più alti della sportività, della lealtà e della legalità, non si può tuttavia prescindere da un necessario approccio rigoroso contro i comportamenti violenti e antigiuridici", insistono dalla questura.

I risultati dell'operazione Bentegodi

Al termine di mesi di indagine, sono 204 le sanzioni per violazione del Regolamento d’uso dell’impianto per un totale di 34mila euro; 119 i destinatari di sanzioni per assunzione di droga; 75 i destinatari del “mancato gradimento” da parte della Società Hellas Verona per essere risultati, nel corso delle indagini, a vario titolo consumatori o spacciatori di sostanze stupefacenti all’interno dello Stadio; 5 i Daspo emessi e altrettanti i D.a.p.es. (Divieti di accesso ai pubblici esercizi) ai locali posti nelle immediate vicinanze dello stadio.
"Questi i risultati dell’operazione Bentegodi, che, unitamente all’approccio rigoroso adottato in relazione agli scontri registratisi durante l’incontro Hellas – Napoli, si pongono su una linea tesa a costruire una realtà positiva, che veda nella tifoseria una propria funzione sociale ispirata al calore e alla passione sportiva", conclude la nota della questura.

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