rotate-mobile
Cronaca Centro storico / Via dello Zappatore

Citrobacter, stallo in tribunale. Giudice chiede di «chiarire capo d'accusa»

Dopo un'udienza preliminare lampo, il fascicolo torna in procura che dovrà precisare «i vari profili di colpa da cui dovranno difendersi i singoli imputati»

Non c'è stato nessun passo avanti nella recente e rapida udienza sul caso citrobacter. Udienza preliminare che non sarà l'ultima, visto che la giudice Livia Magri ha già fissato la data della prossima al 25 giugno. Nel frattempo, la pm Diletta Schiaffino dovrà determinare meglio i capi d'accusa a carico dei sette imputati.

La giudice ha quindi accolto i dubbi sollevati dagli avvocati difensori, pur confermando i reati contestati: omicidio colposo e lesioni colpose gravissime. Il fascicolo è così tornato in mano alla procura scaligera, a cui la giudice Magri ha chiesto di «chiarire meglio il capo d’accusa, precisando i vari profili di colpa da cui dovranno difendersi i singoli imputati», come riportato da Laura Tedesco sul Corriere di Verona.

Dunque, nessuna novità di rilevo sul caso citrobacter, che per il momento resta in sospeso. I sette imputati, tra medici e dirigenti, avranno altro tempo per preparare le difese ma soprattutto per comprendere meglio di quali colpe vengono accusati. Una precisazione richiesta dai loro legali durante una precedente udienza ed ora accolta dal tribunale.
Almeno i reati, però, sono ben definiti. L'omicidio colposo della piccola Alice e le lesioni colpose gravissime di Benedetta. Due neonate infettate dal citrobacter mentre si trovavano nell'ospedale della donna e del bambino di Borgo Trento. Il batterio ha ucciso Alice ed ha lasciato Benedetta con gravi ed irreversibili lesioni. Solo su questi due casi si concentrerà il processo nel caso in cui venisse accolta la richiesta di rinvio a giudizio per gli imputati. Solo due episodi, anche se tra il 2018 e il 2020 sono stati accertati quasi 100 infezioni da citrobacter in bambini ricoverati nell'ospedale di Verona. Le morti attribuibili al batterio sono state quattro e nove sono i bimbi che hanno subito lesioni. Ma secondo la maxi-perizia richiesta dalla procura, solo i casi di Alice e di Benedetta si sarebbero potuti evitare.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Citrobacter, stallo in tribunale. Giudice chiede di «chiarire capo d'accusa»

VeronaSera è in caricamento