rotate-mobile
Cronaca Negrar / Via Leonardo Da Vinci

I primi risultati dell'analisi dell'aria dopo l'incendio ad Arbizzano: «Nessun aumento di rischio sanitario per la popolazione»

L'assessore regionale Gianpaolo Bottacin: «I primi dati di Arpav sono rassicuranti». L'invito è però sempre quello di sospendere le attività all'aperto, per questo in via precauzionale non si terrà il mercato km zero di sabato 11 febbraio a Novare

«Gli enti competenti hanno comunicato i risultati analitici relativi alle concentrazioni di microinquinanti VOC nell’aria nelle ore immediatamente successive all’incendio in tre punti a ridosso del sito: tali analisi hanno mostrato "valori significativamente bassi e per la massima parte al di sotto del limite di rilevabilità strumentale"». Lo fa sapere quest'oggi, venerdì 10 febbraio, il Comune di Negrar di Valpolicella, all'indomani del vasto incendio che ha coinvolto giovedì il salumificio Coati con sede ad Arbizzano, in una nota ufficiale che poi prosegue: «Al momento non si ravvisano quindi elementi tali da far ritenere che vi sia un aumento di rischio sanitario per la popolazione».

Incendio ad Arbizzano, il Comune di Negrar: «Analisi dell’aria riportano valori entro i limiti di sicurezza per la salute»

Tuttavia, nella medesima nota l'amministrazione comunale di Negrar aggiunge: «A scopo precauzionale si raccomanda comunque la sospensione delle attività all’aperto almeno per le prossime 24 ore, in attesa di ulteriori aggiornamenti, e inoltre di procedere a lavaggio estremamente accurato di eventuali verdure o frutta provenienti dalla zona di ricaduta del fumo dell’evento». Sempre a scopo precauzionale, il Comune di Negrar ha fatto sapere che «tutte le attività all'aperto sono sospese a seguito dell'incendio di Arbizzano» e che pertanto «domani 11 febbraio 2023 il mercato km zero di Novare è sospeso per ragioni di cautela». Allo stesso modo, anche il centro di raccolta rifiuti in via del Lavoro ad Arbizzano «resterà chiuso sino al giorno 15 febbraio 2023 compreso». I rifiuti, chiarisce l'amministrazione comunale, «potranno essere conferiti presso il centro di raccolta di Negrar capoluogo sito in via Francia».

In un video l'incredibile nube di fumo in cielo causata dall'incendio del salumificio di Arbizzano

Ass. regionale Bottacin: «I primi dati di Arpav sono rassicuranti»

Sull’incendio ancora in corso nel territorio scaligero è intervenuto direttamente l’assessore alla protezione civile della Regione del Veneto, Gianpaolo Bottacin, il quale per prima cosa ha voluto ringraziare tutto il personale tecnico e volontario che, in queste ore, sta dando il massimo contributo nel corso delle delicate operazioni di spegnimento: «Non si abbassa la guardia sull’incendio scoppiato ieri pomeriggio presso lo stabilimento della ditta Coati di Arbizzano. Un incendio importante - ha sottolineato l'ass. Bottacin - che ha coinvolto l’intero stabilimento ed è apparso subito di difficile spegnimento. Sul posto sono giunti immediatamente i tecnici di Arpav (braccio operativo della Regione del Veneto) e i volontari della protezione civile allertati dai vigili del fuoco. Uomini e donne che da ieri sono al lavoro incessantemente senza tregua per spegnere il rogo e mettere in sicurezza l’area. I primi dati di Arpav sono rassicuranti». 

Incendio salumificio ad Arbizzano - foto vigili del fuoco

L’assessore Bottacin, che da quando è divampato l’incendio è in stretto contatto con Arpav e i volontari della PC, ha spiegato: «Il calore e la contemporanea presenza di stabilità atmosferica ha fatto sì che i fumi si alzassero a grandi altezze rimanendo sospesi nell'atmosfera fino ad un chilometro. Ciò ha comportato concentrazioni poco significative di inquinanti a livello del suolo. Sia gli strumenti portatili a disposizione di Arpav che i campionatori (canisters) hanno rilevato valori al disotto della soglia di rilevabilità con l'eccezione di basse concentrazioni di benzene toluene e stirene».

Assessore regionale alla Protezione Civile in Veneto Gianpaolo Bottacin - foto Facebook

Secondo quanto riferisce Arpav, inoltre, va evidenziato che «nel corso della notte il pennacchio si è spostato verso l'abitato di Parona e verso la città: ciò ha provocato una nube visibile in lontananza sopra Verona e un odore di bruciato percepibile anche a grande distanza dall'incendio. Verso mattina - prosegue sempre Arpav - la nube si è spostata verso l'abitato di Arbizzano e sono stati fatti ulteriori controlli sulla qualità dell'aria». In base a quanto si apprende dalla nota regionale che cita i tecnici di Arpav, «le misure indicative di particolato fine effettuate con strumentazione portatile rivelano un aumento delle concentrazioni di Pm10 compatibili con l'evento in atto. Le centraline fisse di monitoraggio della rete di qualità dell'aria non hanno mostrato variazioni significative dei valori orari con l'eccezione di un leggero incremento della concentrazione di monossido di carbonio presso la centralina di Corso Milano, nelle ore 19-24 della serata di ieri (giovedì 9 febbraio, ndr)».

I dati delle rilevazioni Arpav

L’Arpav continuerà la misurazione degli inquinanti coordinandosi con il proprio centro meteorologico e garantendo «ulteriori approfondimenti non appena si avranno dati disponibili». Le rilevazioni effettuate nel tardo pomeriggio e nella serata di giovedì 9 febbraio hanno fornito le seguenti misurazioni:

  • Via Villa Tomba Parona, periodo: 17.15-19.15, inferiori alla soglia di rilevabilità;
  • Isola Ecologica viale del Lavoro, periodo: 17.30-19.30, toluene: 3.6 ppb (parti per miliardo), Xilene 2,1 ppb trimetilbenzene 1,2 ppb (soglia di rilevabilità pari a 1 ppb);
  • Via Da Vinci presso ditta Rewal, periodo:18.45 - 20.45, benzene: 5.6 ppb, toluene 1,7 ppb, stirene 3,2 ppb (soglia di rilevabilità pari a 1 ppb).

In Evidenza

Potrebbe interessarti

I primi risultati dell'analisi dell'aria dopo l'incendio ad Arbizzano: «Nessun aumento di rischio sanitario per la popolazione»

VeronaSera è in caricamento