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Strutture alberghiere a Verona: un terzo non è in regola con la tassa di soggiorno

È quanto emerge dai controlli condotti da inizio anno ad oggi dall'Amministrazione comunale, con la Polizia municipale e l’Ufficio Tributi: «Il messaggio che vogliamo lanciare è che la sicurezza deve essere il biglietto da visita per i turisti»

Stanze con più letti del dovuto e redditi non dichiarati, ma anche evasione della tassa rifiuti e un tentativo di truffa a danni di una turista. L'attività di controllo sulle strutture extralberghiere condotta dalla Polizia Municipale ha portato alla luce un fenomeno diffuso di irregolarità. Dalle stime incrociate, emerge pure che circa un terzo delle strutture ha sbagliato nella riscossione o nel pagamento dell’imposta di soggiorno. Contrasto all'abusivismo e controllo delle normative in materia di turismo sono azioni che l’Amministrazione sta realizzando in collaborazione con la Polizia municipale e l’Ufficio Tributi.

I numeri sono stati presentati a palazzo Barbieri dagli assessori alla Sicurezza Daniele Polato e ai Tributi Francesca Toffali e dal comandante della Polizia municipale Luigi Altamura. Presenti anche la dirigente dell’Ufficio Tributi Barbara Lavanda e il commissario Lorenzo Sasso.

Da inizio anno ad oggi, la Polizia municipale ha controllato 34 strutture ricettive complementari, di cui 24 che rientrano nella tipologia locazione turistica. Durante questi controlli, sono state rilevate 9 violazioni amministrative, 2 notizie di reato, 3 segnalazioni a Guardia di Finanza e Agenzia delle Entrate per 55 mila euro di redditi non dichiarati e 20 segnalazioni a Solori per omesso o non conforme pagamento della Ta.Ri.

L’anno scorso sono state 123 le strutture alberghiere, di varia tipologia, controllate dai vigili, da cui sono emerse 35 violazioni amministrative, 13 segnalazioni di incongruenza fiscale per circa 250 mila euro di redditi non dichiarati, una segnalazione penale, 7 gestori segnalati a vario titolo e 20 avvisi per pagamento della Ta.Ri non conforme.

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«Verona è diventata una meta turistica di primissimo piano – ha detto l’assessore Polato – e il numero di strutture extralberghiere, in particolare di locazioni turistiche, lo dimostra. Stiamo parlando, complessivamente, di 3872 unità ricettive tra centro storico e quartieri limitrofi, la stragrande maggioranza rappresentata da locazioni turistiche e B&B che devono rispettare tutte le norme previste. L’Amministrazione continuerà a fare ogni accertamento per garantire la sicurezza, tutelare le proprie entrate e preservare l’equità tra tutti gli operatori del settore. Il messaggio che vogliamo lanciare è che la sicurezza deve essere il biglietto da visita per i turisti e che, quindi, i controlli su presenze e identità di chi arriva saranno costanti. L’attività di verifica si concentra anche sulle strutture, che devono essere adeguate a quanto proposto, e ai prezzi che devono essere chiari. Ovviamente, contrasto assoluto alle truffe e verso chi non paga la tassa di soggiorno: nei confronti di questi soggetti saremo severissimi».

Proprio per quanto riguarda la tassa di soggiorno, gli accertamenti evidenziano come il numero di violazioni all’apposito regolamento sia altissimo. Le verifiche realizzate dall’Ufficio Tributi, nei primi tre mesi di quest’anno, sul 2014 (ci sono cinque anni di tempo per completarle), hanno portato ad emettere circa 650 verbali.

«Procedendo con gli accertamenti – ha spiegato l’assessore Toffali – stimiamo che circa un terzo delle strutture ricettive presenti nel territorio, ogni anno, violi la normativa sull’imposta di soggiorno. Stiamo parlando, cioè, di mille strutture all’anno non in regola con la normativa. Si tratta di violazioni di diversa natura e di diverso impatto dal punto di vista tributario, ma ci sono anche episodi in cui i locatari trattengono la tassa di soggiorno riscossa, senza versarla al Comune. In questo caso, si tratta di appropriazione indebita, che è un vero e proprio reato, cui si aggiunge il danno erariale per cui scatta anche la segnalazione alla Corte dei Conti».

Durante la prossima settimana, complice Vinitaly, è previsto un forte afflusso di turisti, tanto che, dai dati della Polizia Municipale, emerge che il 96% delle strutture ricettive veronesi è occupato. L’offerta ricettiva extralberghiera si sta polarizzando: tipologia a basso prezzo, con veri appartamenti – dormitorio, e locazioni turistiche di alto livello che sembrano veri hotel.

«Abbiamo individuato – ha detto il comandante Altamura – una locazione turistica di cinque camere con 19 posti letto effettivi, rispetto ai 10 comunicati. Ma i controlli hanno individuato due locazioni, in palazzi storici del centro, che offrivano servizi da hotel, in assenza però di classificazione e di Scia. In più, una vera truffa è stata realizzata nei confronti di una turista che ha prenotato in una locazione inesistente. Ribadiamo che i portali non garantiscono l’esistenza della struttura in cui si è prenotato che potrà essere assicurata, in futuro, solo dal codice identificativo».

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