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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Paghe basse ai lavoratori in appalto nei Musei Civici. «Ministero faccia la sua parte»

Anche il programma di Rai 3 Report ha rilanciato la denuncia dell'associazione Mi Riconosci sulle condizioni degli addetti a sorveglianza, accoglienza e assistenza al pubblico dei musei scaligeri

Ieri sera, 15 maggio, il programma di Rai 3 Report ha raccontato la vicenda dei lavoratori in appalto dei Musei Civici di Verona, inquadrati con un contratto di lavoro che offre loro una paga di poco superiore ai 4 euro netti all'ora. Un servizio che ha riacceso i riflettori su una vicenda denunciata dal sindacato Usb e dalle attiviste di Mi Riconosci, associazione che raccoglie lavoratrici e lavoratori del settore.

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«Ora il Ministero faccia la sua parte», ha commentato Mi Riconosci, rilanciando la richiesta avanzata anche dall'assessore Michele Bertucco, ovvero rendere obbligatorio per legge il contratto di Federculture per tutti i lavoratori dell'ambito culturale. Una legge necessaria per Rosanna Carrieri, storica dell'arte e attivista di Mi Riconosci, la quale ha dichiarato: «Il contratto dei servizi fiduciari è sempre più utilizzato anche negli appalti del Ministero della cultura, da Milano a Roma. Il Ministero ha il dovere di porre fine a questo "precariato di Stato", anzitutto vietando quel contratto e chiudendo i rapporti con le cooperative che lo applicano».

Mi Riconosci ha chiesto un nuovo regolamento e un incontro con il ministro della cultura Gennaro Sangiuliano. «Operazioni aberranti come quella registrata a Verona, dove i lavoratori sono stati costretti a passare da un contratto povero a uno ancora più povero, nel pieno di agosto, non devono esistere in un Paese civile», ha concluso Carrieri.

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