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Influenza aviaria, esercitazione dell'Ulss 9 per testare la preparazione

La simulazione analizza le attività sanitarie da mettere in atto per la gestione di un caso in un allevamento di galline ovaiole

Il Veneto è considerato un territorio ad alto rischio di diffusione di influenza aviaria e la provincia di Verona e, tra quelle venete, quella con il maggior numero di allevamenti avicoli inclusi nel piano di sorveglianza ministeriale. In passato, il Servizio Veterinario dell'Ulss 9 Scaligera è stato chiamato spesso in causa per affrontare i focolai scoperti negli allevamenti di tacchini e galline. Tutti interventi che hanno permesso agli operatori di accrescere la propria esperienza. Esperienza che da ieri, 3 giugno, viene testata in un'esercitazione organizzata dall'Ulss e sostenuta dal Comfoter di Supporto dell'Esercito.

Questa simulazione serve a valutare il livello di preparazione dei Servizi Veterinari, ad assicurare livelli operativi efficienti ed uniformi nella gestione dei focolai e soprattutto ad identificare eventuali punti critici del sistema al variare di condizioni epidemiologiche, ambientali e organizzative, permettendo così di trovare soluzioni opportune prima che si verifichino casi reali di epidemia.

L'esercitazione analizza le attività sanitarie da mettere in atto per la gestione di un caso di influenza aviaria in un allevamento di galline ovaiole, dalla "fase sospetto" alla conferma; ma le strategie utilizzate saranno utili, con le dovute differenze, ad affrontare qualsiasi altro tipo di emergenza, non ultima la peste suina africana, ormai pericolosamente presente in Europa,.

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