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Arena di Verona con solo mille spettatori? Sboarina: «Limite inaccettabile»

«L'anno scorso, senza vaccini, avevamo 3mila spettatori a serata», ha ricordato il sindaco di Verona, che ha aggiunto: «Abbiamo già organizzato tutto, garantendo la massima sicurezza, dovrebbero solo consentire il lavoro di questa macchina complessa»

Nuovo decreto Covid in arrivo. In vista delle riaperture del 26 aprile e dell'eventuale ritorno della zona gialla, il Governo dovrebbe emanare nuove misure e regole per l'emergenza coronavirus. Alla luce della bozza del provvedimento, numerose sono le questioni calde anche per Verona. Alcune le ha affrontate il presidente della Regione Luca Zaia. Ma anche dal sindaco di Verona Federico Sboarina è intervenuto oggi, 21 aprile.

L'ARENA DI VERONA

Il primo tema su cui Sboarina aspetta quanto prima risposte certe dal Governo è la riapertura dell'Arena con gli spettacoli dal vivo. Una riapertura che potrebbe essere limitata al 50% della capienza e comunque a non più di mille spettatori per l'anfiteatro di Piazza Bra. Limiti che costringerebbero a rivedere l'intera programmazione per l'estate 2021, a poche settimane dall'avvio della stagione lirica ed extralirica.
Il 5 giugno è in programma l'evento de Il Volo che sarà trasmesso anche dall'emittente televisiva americana Pbs per i suoi 90 milioni di spettatori. Per questo evento è prevista una presenza di regolata da un protocollo di 50 pagine messo a punto dal Comune, insieme a Fondazione Arena e Arena di Verona. Un documento predisposto in accordo con il sottosegretario alla cultura Lucia Borgonzoni, che è già stato sottoposto al Ministero, al Comitato tecnico scientifico e alla Regione. Linee guida che prevedono per quest'anno la presenza di 6mila spettatori dal vivo, il doppio del 2020, ma anche rigide regole per garantire la sicurezza di pubblico, artisti e maestranze.
«Non prendo nemmeno in considerazione il limite dei mille spettatori - ha detto il sindaco - Sarebbe un inganno, dopo un anno di Covid, ricadere nell'incubo già vissuto a maggio 2020, con norme che arrivano all’ultimo secondo e addirittura un terzo del pubblico dell'estate scorsa. Con la differenza peggiorativa che la deroga l’anno scorso la decideva la Regione, quest’anno invece la Conferenza delle Regioni. In termini di velocità è facile capire cosa significa. Tutto questo a fronte di un incredibile lavoro messo a punto per tempo, un protocollo di 50 pagine che abbiamo già sottoposto a tutti, dal Ministero al Cts. Abbiamo lavorato forte fino ad ora per essere davanti a tutti, ma anche per predisporre un modello replicabile da tutti. L’Arena è unica, è il più grande teatro all’aperto del mondo, assurdo che di nuovo si ritrovi a dover sottostare a limiti inaccettabili, modificabili non dalle singole Regioni come l’anno scorso ma addirittura dal Consiglio delle Regioni, e quindi complicando ulteriormente la situazione. Ne va della programmazione culturale ma anche dell’economia della nostra città. Mi sono confrontato con il sottosegretario Borgonzoni. Noi vogliamo procedere con il percorso tracciato e da questo punto di vista non ci fermeremo. L'anno scorso, senza vaccini, avevamo 3mila spettatori a serata. Non c’è tempo da perdere, non possiamo aspettare l’ultimo secondo, è già tardi adesso. Non chiediamo una via preferenziale, ma un programma così ricco come quello che abbiamo predisposto non si cambia in poche ore. Siamo gli unici ad aver già organizzato tutto, garantendo la massima sicurezza, dovrebbero solo consentirci di far lavorare una macchina così complessa, che va dalla biglietteria, ai cast, agli allestimenti. Oltretutto questa è la nostra stagionalità, non possiamo di certo posticipare il calendario degli spettacoli all’autunno o all’inverno».

SCUOLA IN PRESENZA

Sul ritorno in presenza nelle scuole superiori dalla prossima settimana, Sboarina ha dichiarato di essersi confrontato con il prefetto Donato Cafagna. «Nei prossimi giorni convocheremo il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, aspettiamo però il decreto definitivo - ha spiegato il primo cittadino di Verona - La speranza è di tornare in zona gialla e quindi con le superiori che riprenderebbero le lezioni in presenza, l'ipotesi è arrivare al 60 per cento degli studenti. So che c'è la volontà di uniformare la decisione e quindi attendiamo notizie certe».

COPRIFUOCO

La possibilità di eliminare il coprifuoco alle 22 o di modificarlo è al centro del dibattito nazionale. «Trovo assurdo che da una parte stiamo facendo tutto il possibile per consentire a ristoranti e locali di poter lavorare, almeno all'aperto, concedendo quindi maggiori plateatici, se poi alle dieci di sera la gente deve essere già a casa - ha detto Sboarina - Speriamo arrivino risposte certe quanto prima, che consentano anche alle categorie di organizzare l'attività».

VACCINI

Infine, il sindaco di Verona ha fatto il punto della situazione sulla campagna vaccinale: «Questo weekend tutti gli ultraottantenni di Verona saranno vaccinati - ha detto - compresi quelli che riceveranno la dose a domicilio grazie all'intervento dei medici di medicina generale. Un'intera fascia di età immunizzata, per cui si potrà procedere con il resto della popolazione. Dal punto di vista logistico è tutto pronto per accelerare e gestire grandi numeri, ma devono esserci le dosi. Speriamo che la situazione si sblocchi presto e arrivino i vaccini».

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