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Covid-19, Zaia: «Numero di positivi alto perché facciamo tanti tamponi»

Il tema è stato affrontato dal presidente regionale insieme alla responsabile della prevenzione sanitaria Francesca Russo. Inoltre, è intervenuta anche l'assessore ai trasporti sul piano per riportare a gennaio tutti gli studenti a scuola

Tamponi e trasporti sono stati i due temi approfonditi oggi, 9 dicembre, nell'appuntamento sui ragguagli sull'emergenza coronavirus in Veneto. Un appuntamento aperto dalla lettura del bollettino da parte del presidente regionale Luca Zaia, il quale ha poi lasciato il microfono alla dottoressa Francesca Russo, responsabile della prevenzione sanitaria della Regione Veneto, ed a Elisa De Berti, assessore regionale ai trasporti.

LUCA ZAIA

Il governatore ha ribadito l'ipotesi che, in Veneto, il picco di questa seconda ondata sia ormai raggiunto e quindi la speranza è che nei prossimi giorni i nuovi contagi ed i ricoveri comincino a diminuire. Zaia si è soffermato ancora sui numeri e sul fatto che debbano essere interpretati correttamente e non letti in maniera acritica. In particolare, secondo il presidente, la presenza reale del virus tra la popolazione veneto sarebbe bassa e per stimarla correttamente è stata commissionata un'indagine all'università di Padova. «Per ora - ha detto Zaia - le nostre indagini ci dicono che il virus è presente al massimo nell'1% della popolazione. Significa che in una stanza con 100 persone è probabile che ci sia un solo positivo. Il problema è trovarlo e finché non sarà possibile scoprirlo con certezza è necessario rispettare il distanziamento sociale». Infine, Zaia ha ripetuto il concetto che in Veneto il numero dei positivi scoperti ogni giorno è alto perché è la regione che esegue più tamponi. E non solo tamponi molecolari, ma anche tanti tamponi rapidi. Per questo i dati del Veneto non si dovrebbero confrontare con i dati delle altre regioni, o almeno non in termini assoluti. Perché è ovvio che quando si fanno più tamponi si trovano più positivi.

FRANCESCA RUSSO

Il concetto introdotto da Zaia è stato poi approfondito dalla dottoressa Russo secondo cui «è confrontabile solo ciò che è standardizzato, cioè possiamo confrontare situazioni che utilizzano le stesse modalità di calcolo». Il problema è che le Regioni hanno adottato strategie diverse contro il Covid ed hanno modalità di calcolo diverse su alcuni indicatori. Un esempio è quello dei tamponi: alcuni territori contano solo i molecolari, mentre in Veneto si usano sia molecolari che rapidi. «Il rapporto tra positivi trovati e tamponi eseguiti è sceso dal 44% al 13% da quando ci hanno permesso di sommare i tamponi molecolari a quelli rapidi - ha detto la dottoressa Russo - Ma questo lo abbiamo potuto fare noi e poche altre regioni e questo non ci rende dunque confrontabili con gli altri». E un altro indicatore è quello del tracciamento dei contatti, che in Veneto viene fatto in modo più spinto rispetto ad altri territori. In questo modo vengono trovati i positivi più precocemente e li si isola per evitare che contagino altri cittadini. Per Francesca Russo, dunque, il calcolo degli indicatori che mostrano l'andamento della pandemia nei vari territori non è del tutto uniforme.

ELISA DE BERTI

L'assessore De Berti ha invece parlato del tema trasporti, in particolare quelli scolastici, che l'ultimo dpcm ha messo in mano ai prefetti delle varie province. La vicepresidente regionale li ha incontrati, mostrando loro il piano per poter garantire mezzi di trasporto pubblici a tutti, in modo tale che a gennaio si possano riaprire le scuole con un'alta percentuale di studenti in presenza. Il piano è stato, in sostanza, approvato dai prefetti che poi lo andranno ad applicare nei prossimi giorni. «Abbiamo ragionato su tre scenari: scuole in presenza al 50%, all'80% o al 100% - ha spiegato De Berti - Con una scuola in presenza all'80%, a livello regionale dovremmo trovare 802 autobus, di cui 771 privati. Le aziende private che si occupano dei trasporti in Veneto hanno espresso la necessità di assumere 227 nuovo personale. Un piano del genere ha un costo di oltre 31 milioni euro».

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