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Un grande Hellas ferma la rincorsa scudetto della Lazio all'Olimpico

Il Verona conquista un punto d'oro contro i biancocelesti, giocando una partita di grande attenzione e compattezza, che li ha visti tremare per i due pali di Luis Alberto ma anche impegnare Strakosha

Finisce senza reti il recupero della diciassettesima giornata di Serie A tra Lazio ed Hellas Verona, andato in scena allo stadio Olimpico di Roma. 

Juric ha mandato in campo il tridente "leggero" composto da Zaccagni, Borini e Verre, per dare meno riferimenti possibili alla retroguardia avversaria e cercare combinazioni in velocità. Dall'altra parte, Inzaghi ha scelto Patrick al posto di Bastos ma per il resto ha confermato le ipotesi della vigilia. Già dal primo possesso i gialloblu hanno fatto vedere di non essere intenzionati ad arroccarsi dietro, ma di volersi giocare le proprie possibilità: attenti e compatti per chiudere gli spazi e pronti ad aggredire i metri lasciati dagli avversari. I capitolini dal canto loro non hanno rinunciato a tessere la propria trama, cercando di verticalizzare quando non gli è stato consentito di costruire da dietro. Ne è nata così una sfida molto combattuta, che ha visto la prima vera occasione capitare agli ospiti al 17', con Strakosha che ha dovuto smanacciare un insidioso traversone di Pessina, il quale successivamente ha trovato la deviazione volante su assist di Veloso: il portiere però ha respinto d'istinto ed in area si è acceso un piccolo parapiglia, risolto dal tiro di Borini e dal fuorigioco dello stesso numero 32. 
Bene dunque il Verona, che ha cercato di soffocare fin dall'inizio il palleggio avversario. Quando però gli scaligeri non hanno portato la giusta pressione, ecco che i biancocelesti si sono fatti sentire e al 20' è servito un grande intervento di Silvestri per dire di No ad Immobile, messo davanti alla porta dal tacco di Caicedo. 
Priva di una vera punta centrale, la formazione di Juric ha spinto meno del solito sulle fasce, provando più che altro ad allargare le maglie avversarie col fraseggio per premiare poi gli inserimenti in area, restando magari alta per andare alla ricerca dell'immediato recupero. In difficoltà nel creare occasioni per le proprie punte, i biancocelesti ci hanno provato allora con il tiro da fuori e mentre Leiva al 35' ha trovato una deviazione che ha gelato Silvestri per poi finire sul fondo, due minuti dopo Luis Alberto ha costretto il portiere scaligero ad una grande parata, con un destro a giro dal limite. Un po' in affanno nel finale, i veronesi hanno rischiato di capitolare al 45', quando ancora lo spagnolo ha provato il destro da fuori, cogliendo il palo con Silvestri pietrificato. 

La ripresa è iniziata sugli stessi ritmi della prima frazione, con le due formazioni in fase di studio. I padroni di casa hanno dato l'impressione di voler cercare la rete con più determinazione, l'Hellas però ha abbassato un po' il baricentro per non lasciare spazio alla velocità di Immobile e Caicedo, ritardando un po' la pressione e aggredendo gli spazi una volta presa la sfera. Il primo tiro della ripresa è stato quello di Lazovic al 60' (anche lui oggi meno arrembante del solito, come Faraoni), che ha provato a sorprendre di prima Strakosha dal limite, che però ci ha messo i guantoni. Quattro minuti dopo invece Luis Alberto ha vinto un rimpallo al limite con Veloso e ha lasciato partire un gran destro che ha superato l'estremo difensore scaligero, ma non il palo esterno. Senza timore, l'undici di Juric ha ripreso a macinare il proprio gioco con Pessina e il regista portoghese, riuscendo a lungo ad impedire agli avversari di creare altri pericoli. Troppo egoista Verre al 65', che in contropiede ha cercato la conclusione anziché premiare la corsa dei compagni. Più giustificato il tiro del 14 quattro minuti dopo, andato poco lontato dal secondo palo. Timido Borini al 76', che non si è fidato del proprio tiro al volo, trovando poi l'opposizione di Jony: nel mezzo la girandola dei cambi ha portato sul terreno di gioco Eysseric, Marusic e Jony, per Verre, Lulic e Lazzari. 
Tornato a recuperare palla in avanti, il Verona ha avuto una buona seconda fase di partita, dove ha concesso solo un esterno della rete ad Immobile ed è andato vicino al colpaccio con Borini in contropiede, con Strakosha che ancora una volta ha tenuta a galla i suoi sul diagonale dell'ex Milan. Il finale però, salvo per una mischia in area laziale al 92', è stato di marca biacoceleste. Protagonista ancora Luis Alberto, che prima ha visto Silvestri mettere in corner il suo missile da fuori, passato in mezzo a diverse maglie, e sugli sviluppi dell'angolo seguente ha cercato una magia da posizione defilata, mancando di poco la porta.  

È il settimo risultato utile consecutivo per l'Hellas Verona, che contro la Lazio non trova il gol ma un punto prezioso per il suo prestigio e per la classifica. Pur tremando sui pali di Luis Alberto, la formazione di Juric ha retto alla grande il confronto con la terza in classifica, andando anche vicina al colpaccio. Con le fasce molto impegnate in fase difensiva e privi di un uomo importante come Amrabat, gli scaligeri hanno cercato di pungere con la propria velocità, trovando però dall'altra parte un'ottima difesa e un grande Strakosha. 
La terribile settimana dell'Hellas si concluderà nella serata di sabato, quando al Bentegodi arriverà la Juventus. 

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