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L'Hellas si illude ma l'Inter lo rimonta e vince: il Meazza rimane tabù

Andati in vantaggio con il rigore di Verre, i gialloblu hanno cercato di resistere all'urto dei ragazzi di Conte, che nella ripresa hanno però trovato il pareggio di Vecino e lo splendido gol vittoria di Barella

È arrivata la quinta sconfitta in campionato per l'Hellas Verona, che nella dodicesima giornata di Serie A è stato battuto in rimonta dall'Inter allo stadio Meazza per 2-1. 

Partita ancora con Salcedo come riferimento in avanti ed Empereur in difesa, la squadra di Juric ha iniziato subito a pressare alto gli avversari, ma il primo tentativo verso la porta è stato quello di Biraghi al 4', che ha costretto Silvestri ad alzare in corner. I gialloblu si sono fatti vedere dalle parti di Handanovic quattro minuti dopo con Faraoni, che ha calciato fuori dopo aver scambiato con Salcedo.I ragazzi di Conte piano piano hanno iniziato ad alzare il baricentro per provare a stabilirsi nella metà campo avversaria, ma al 18' una ripartenza scaligera ha portato Zaccagni ad inserirsi in area avversaria, con Handanovic che in uscita non è riuscito ad evitare il contatto con il giocatore: l'arbitro Valeri dunque ha indicato il dischetto sul quale è andato Verre, che non ha lasciato scampo al portiere nerazzurro. 
Colpita a freddo, l'Inter ha iniziato a spingere sempre di più per cercare la rete del pareggio, con gli ospiti costretti ad alzare le barricate e a provare a ripartire in contropiede, per non lasciare varchi. Per cercare di limitarne l'impostazione, Juric ha affidato allo stesso Verre il compito di tenere d'occhio Brozovic, mentre a centrocampo i veronesi hanno cercato soprattutto di arrivare sulle seconde palle. L'offensiva dei padroni di casa però si è fatta sempre più insisitente, con Lukaku che al 25' prima ha deviato in area piccola trovando la reazione di Silvestri e poi ha lasciato partire un diagonale mancino che si è spento sul fondo, mentre due minuti dopo Brozovic è andato solo vicino alla traversa dal limite. Schiacciato dal forcing dell'Inter, l'Hellas ha dunque serrato i ranghi concedendo qualcosa dalla distanza, così al 37' De Vrij ha trovato in guanti di Silvestri, ma la più grande occasione della prima frazione è giunta al 44', con Vecino che da posizione defilatissima ha calciato in porta un traversone che ha tagliato l'area, trovando però il salvataggio sulla linea di Lazovic. Al 45' invece l'incornata di Lukaku è stata bloccata dal portiere veronese. 

IL TABELLINO

La ripresa è iniziata con gli ospiti più propositivi in fase offensiva e i nerazzurri ancora alla ricerca del pareggio, sfruttando spesso Lazaro sulla destra, che dopo un primo tempo in sordina ha cercato di creare scompiglio. In una fase in cui il Verona ha cercato di non lasciarsi schiacciare, i gialloblu non sono riusciti a farsi vedere dalle parti di Handanovic, mostrando una certa indecisione negli ultimi 30 metri. 
Sempre più insistente, l'Inter ha iniziato a trovare spazio in area, ma al 57' Lautaro è stato respinto dalla difesa e sulla ripartenza è stato invece Salcedo a fallire l'ultimo passaggio. Tra il 60' e il 62' ci hanno provato Lukaku con il sinistro, Lazaro e Skriniar di testa, senza inquadrare il bersaglio, ma al 65' lo stacco imperioso di Vecino su traversone di Lazaro, non ha lasciato scampo a Silvestri. Più coperto con l'entrata in campo di Henderson l'Hellas ha alzato le barricate, con Silvestri che al 70' ha respinto il tiro-cross di Candreva, per poi dire di "no" al sinistro di Bastoni, mentre il gigante belga si è fatto scappare sotto le gambe una palla vagante a pochi centimetri dalla porta. All'80' un maldestro retropassaggio di Amrabat si è tramutato nel miglior assist possibile per Lukaku, con il portiere scaligero indeciso in fase di uscita: il numero 9 però ha fatto la peggiore scelta possibile e il suo tentativo di pallonetto di testa si è spento tra le braccia del portiere. A pescare il jolly però ci ha pensato tre minuti dopo Barella, che si è accentrato dalla sinistra e, nonostante l'opposizione del centrocampista marocchino, ha lasciato partire un destro che si è infilato sotto l'incrocio del secondo palo. 
A quel punto l'Hellas ha cercato di gettarsi in avanti per colpire, faticando però ad arrivare al tiro: unica conclusione infatti, il sinistro di Stepinski decisamente fuori bersagli al '92. 

Non è riuscita l'impresa all'Hellas Verona, che per buona parte della partita aveva accarezzato l'idea di sfatare il tabù San Siro. Troppo alto, probabilmente, il divario tecnico tra le due squadre, ma forse ai gialloblu e al suo allenatore è mancato anche un po' di coraggio: troppo bassa spesso la formazione veronese, che in diverse fasi della partita non è riuscita a spingersi oltre la propria trequarticampo e a tenere palla; Juric invece poteva rischiare qualcosa di più nel finale, mettendo un attaccante con più fiuto del gol come Pazzini, al posto di far entrare uno più abituato a "lavorare" come Stepinski, che però risulta meno efficiente in fase realizzativa. 
I gialloblu ora hanno due settimane per ricomporsi, vista la pausa per le nazionali. Alla ripresa delle ostilità, dovranno poi affrontare la Fiorentina al Bentegodi nel pomeriggio del 24 novembre. 

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