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Valdegamberi: «Tornano i tir a Verona Porta Nuova». PD: «Non sa di cosa parla»

Il consigliere regionale annuncia che da giovedì il traffico pesante si aggraverà allo scalo ferroviario scaligero. «Il PD prima protestava, ma ora tace». Ma i consiglieri comunali dem replicano: «Queste attività sono presenti da anni»

Scambio di accuse e di aggettivi poco gentili tra il consigliere regionale veronese Stefano Valdegamberi ed i consiglieri comunali del Partito Democratico di Verona. Da una parte, Valdegamberi ha parlato di ipocrisia riferendosi a chi si batteva contro l'arrivo dei tir e per la realizzazione di un parco più grande allo scalo merci ferroviario di Verona Porta Nuova. Dall'altra parte, Francesco Casella, Michele Bresaola e Fabio Segattini rimproverano al consigliere regionale una propaganda di basso livello.

Il primo affondo è stato quello di Valdigamberi che ha annunciato, a partire dal prossimo 26 aprile, il ritorno degli autotreni nella zona di Verona Porta Nuova per il carico e lo scarico delle merci. Quello che doveva diventare il più grande polmone verde della città, il cosiddetto Central Park, l'area verde che avrebbe preso il posto dello scalo merci della stazione «si trasforma in un terminal per le merci con reingresso dei tir nel centro città», ha dichiarato il consigliere regionale, denunciando «il silenzio compiacente del Comune, dei comitati e delle associazioni ambientaliste, prima scalpitanti per la sicurezza e la qualità dell'aria».
L'obiettivo della critica di Valdegamberi non sono in tir allo scalo, anche se la loro presenza «comporterà non pochi disagi al già compromesso traffico in questo momento particolare». È infatti iniziato il cantiere per l'unificazione dei due sottopassaggi in Via Città di Nimes. Lavori lunghi che modificheranno per circa un anno la circolazioni dei veicoli tra Porta Palio e Porta Nuova. «Voglio evidenziare l’ipocrisia di una politica che fa le battaglie ideali non perché ci crede ma solo a scopi politici. I poveri cittadini sono costretti a bersi le bugie quotidiane che non durano nemmeno il tempo di una campagna elettorale», ha concluso Valdegamberi.

I tre consiglieri del PD Segattini, Casella e Bresaola hanno però replicato accusando Valdegamberi «di non conoscere le cose di cui parla», perché «le attività all'interno dello scalo ferroviario non sono una novità, ma sono presenti da anni e saranno dislocate dalle ferrovie soltanto con la realizzazione dello scalo al Cason, previsto nel 2028».
Per i tre consiglieri comunali è importante alleggerire il quartiere di Santa Lucia e le zone limitrofe dal traffico pesante «ma va fatto senza demagogia e bassa propaganda».

Valdegamberi però ricorda che, nel 2020, PD e Comitato Verona Sud protestavano contro l'arrivo dei tir allo scalo di Verona Porta Nuova. «Ora siamo tornati alla stessa situazione per cui prima protestavano, ma oggi che sono al governo della città i camion non sono più un problema - ha concluso il consigliere regionale - Giovedì riapre un terminal intermodale, dopo che da anni i treni merci non facevano tappa a Porta Nuova ma al Quadrante Europa. E così i tir ritornano in Viale Piave».

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