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Suicidi in carcere, Tosi interroga ministro Nordio: «Occorre sforzo in più»

Il deputato veronese chiede le «azioni da intraprendere per cercare di evitare il ripetersi di tragedie» come quelle avvenute a Montorio, dove in un mese si sono tolti la vita tre detenuti

Era stato chiamato in causa direttamente da un lettera scritta dall'associazione veronese Sbarre di Zucchero, dopo il terzo suicidio in un mese nel carcere di Montorio. E il deputato veronese di Forza Italia Flavio Tosi si è mobilitato con un'interrogazione al ministro della Giustizia Carlo Nordio.

Dal 10 novembre all'8 dicembre 2023 si sono suicidati tre detenuti nel penitenziario scaligero. Tre episodi che non sembrano collegati tra loro, ma che mostrano la presenza di un disagio all'interno della struttura di Verona. Mortaza Farhady, Giovanni Polin e Oussama Sadek sono i tre uomini che si sono tolti la vita e che in carcere dovevano essere recuperati per essere poi reinseriti nella comunità. Tosi ha sottolinato «il gravoso ed encomiabile impegno della polizia penitenziaria» e ha chiesto al ministro Nordio «quali azioni intende intraprendere per cercare di evitare il ripetersi di ulteriori simili tragedie».

«Ministero e dirigenti degli istituti penitenziari - ha spiegato Tosi - già oggi si adoperano per migliorare la condizione di vita dei detenuti e ciò ha effetti positivi sul clima di convivenza in carcere e di riflesso agevola anche il gravoso ed encomiabile impegno della polizia penitenziaria. Forse però occorre uno sforzo ulteriore in questa direzione».

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