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Politica Centro storico / Piazza Bra

Divampa la polemica sulla sicurezza a Verona dopo il pestaggio sotto il Comune

Da Verona Domani arrivano anche le richieste di dimissioni dell'assessora Zivelonghi, ma le parole di Rossi vengono prese di mira da Forza Nuova, mentre da Italia Viva ricordano che il problema era nato sotto le precedenti amministrazioni. Elogio all'autista Atv per il suo intervento da Luca Zaia

Il pestaggio che si è verificato nel primo pomeriggio di giovedì in piazza Brà, all'ombra di palazzo Barbieri, ha ulteriormente acceso la discussione politica sul tema della sicurezza in città. 
Ad accendere la miccia ci ha pensato il video diffuso dal capogruppo in Consiglio comunale di Verona Domani, Paolo Rossi, che mostra l'aggresione di quattro giovani nei confronti di un quinto steso atterra. Calci, anche in testa, e pugni partono all'indirizzo del malcapitato, fino a quando l'intervento di un autista Atv non convince il branco ad allontanarsi per evitare ripercussioni. Sull'episodio indagano ora la polizia locale e la squadra mobile della questura, che stanno vagliando le immagini delle telecamere di zona.   

Il filmato e la notizia hanno fatto inevitabilmente il giro del web, dando il via alle reazioni del mondo della politica, partendo dal presidente della Regione Veneto Luca Zaia, che ha voluto sottolineare il gesto del dipendente dell'Azienda trasporti Verona: «Esprimo la mia gratitudine all’autista dell’azienda Atv che ieri (giovedì, ndr) pomeriggio, nel pieno centro di Verona, ha scelto di non voltarsi dall’altra parte, intervenendo a difesa di un giovane preso a calci e pugni da alcuni coetanei. Condanno l’aggressione subìta dal ragazzo, al quale va la mia solidarietà, ribadendo che ogni atto di violenza va stigmatizzato con fermezza in quanto non rappresenta il modo corretto per far valere e rivendicare le proprie ragioni. La via giusta resta il confronto civile e pacifico, come testimoniato da tantissimi altri giovani che vivono, ogni giorno, con senso civico e responsabilità e rappresentando un esempio virtuoso per i loro coetanei, e non solo». 

Chi invece alza i toni è proprio colui che il video lo ha diffuso, ovvero il capogruppo di Verona Domani Paolo Rossi, che come il coordinatore provincia di Buona Destra Verona, Massimiliano Urbano, si dice pronto a chiedere le dimissioni dell'assessore alla Sicurezza Stefania Zivelonghi: «Auspico e richiederò nel prossimo consiglio comunale le dimissioni dell'assessore alla sicurezza Zivelonghi in quanto mai pervenuta sulla sua delega, totalmente assente e scollegata da quanto sta accadendo quotidianamente.
La consueta narrazione a cui ci sta abituando, l'ultima di in paio di giorni fa, secondo cui l'insicurezza è solo percezione e le denunce sono in calo è davvero stucchevole. Le denunce calano perché purtroppo i veronesi sono sfiduciati e rinunciano a denunciare». Secondo Rossi ci sarebbero dunque diversi reati "sommersi", non denunciati che non comparirebbero quindi nei dati ufficiali ed invita l'assessora Zivelonghi «a girare per la città di Verona e sentire cosa ne pensa la stragrande maggioranza dei veronesi»
«Al tavolo dell'ordine pubblico e della sicurezza siedono assessore e sindaco. Di sicurezza in Comune non si parla mai - secondo il capogruppo di Verona Domani. La giunta si caratterizza solo per argomenti di natura ideologica senza occuparsi delle priorità per la cittadinanza. Torniamo a ribadire la necessità di presidi fissi in stazione, Pradaval e piazza Bra con particolare attenzione alla gran guardia. E tali presidi vanno attuati di concerto con le forze armate».

Il primo ad attaccare Rossi però non è un componente della maggioranza di Palazzo Barbieri, bensì Luca Castellini di Forza Nuova: «Ma questi signori di Verona Domani che si fanno propaganda sull’insicurezza dilagante in città, dove sono stati fino a ieri?? Magari in un qualche partito che ha votato qualche sanatoria grazie alla quale oggi a Verona le seconde generazioni di immigrati nordafricani compongono le file delle famigerate baby gang? - incalza il dirigente di FN - Magari sono quelli che non hanno il coraggio di parlare di fallimento della società multietnica per non sembrare razzisti? Magari sono quelli che appena arrivano a Palazzo Barbieri sistemano i loro affari e ciao ciao sicurezza?». 
«Quando si parla di “danni da immigrazione” che facciano meno gli ipocriti che fanno più bella figura. I Veronesi non sono tutti utili idioti. La sicurezza si conquista in un solo modo: riappropriandosi fisicamente delle strade e delle piazze di Verona», conclude Castellini.

La presidente provinciale nel Veronese per Italia Viva, Valeria Pernice, ricorda invece come il problema non sia nato sotto l'Amministrazione Tommasi ma prima, oltre al fatto che non si tratta di una tematica circoscritta al capoluogo scaligero. La rappresentante di IV però non si astiene neppure dal muovere critiche all'attuale maggioranza: «Sull'ultima aggressione in pieno centro storico, davanti a Palazzo Barbieri, non pensiamo che ci siano responsabilità di questa amministrazione per l'escalation di violenza che si sta riversando nelle vie del centro storico, ben oltre i confini delle periferie dove una volta questi episodi avvenivano anche con le precedenti amministrazioni. Possiamo, dati alla mano, affermare che la delinquenza sta divenendo fisiologica nelle grandi città.
Sicuramente, però, questa amministrazione non sta assumendo una posizione dura di condanna di tali fatti, mettendo in essere azioni mirate e deterrenti e, nel contempo, sviluppando politiche attive per dare opportunità ai giovani e alle persone per toglierli dal degrado. La responsabilità di questa amministrazione è la mancanza di scelte politiche chiare e nette sul come affrontare detti episodi ed ancor di più la percezione e la conseguente paura dei residenti, che vedono la città sempre più insicura. Ma non solo, tutto ciò danneggia anche uno dei nostri primari settori economici: il turismo. Tutti questi video e notizie di fatti più o meno gravi che accadono nella nostra città diventano il biglietto da visita con il quale ci presentiamo. Non meno rilevante è il fatto che tanti giovani, per paura di restare vittime di tali fatti di violenza, evitano di vivere e godere pienamente di tutte le opportunità che una città come Verona potrebbe offrire loro».

Intervenuta sul tema, l'assessora Zivelonghi ha elogiato a sua volta l'autista e le forze dell'ordine, ricordando che a Verona episodi di violenza si sono già verificati in passato: «Ho contattato il cittadino e autista dell' Atv che ieri è intervenuto per fermare l’ aggressione ai danni di un ragazzino, ringraziandolo a nome mio e della città per il suo prezioso intervento – afferma l’assessora Zivelonghi-. Il suo gesto, che ha probabilmente evitato conseguenze più pesanti, sta a testimoniare esattamente il senso di comunità attraverso la presenza e partecipazione al sistema sicurezza a cui la città deve tendere. Il resto è compito delle forze di polizia che già hanno provveduto a fare la loro parte in maniera celere. Non dimentichiamo che Verona è la città in cui è morto Nicola Tommasoli e l’aggressività, ancor più se giovanile, sappiamo che costituisce un pericolo a cui vanno dedicate tutte le energie possibili. Avremo modo nei prossimi giorni, quando la dinamica sarà stata chiarita, di commentare più a fondo l’episodio. Sin d’ora però richiamo l’attenzione su due aspetti fondamentali: la giovanissima età degli aggressori e il tempestivo ed efficace intervento della polizia locale e delle forze dell’ordine».

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