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Politica Centro storico / Via Sant'Angela Merici

Bertaia: «Cas nel quartiere Filippini, giunta Tommasi è stata spettatrice passiva»

Caritas annuncia che l'edificio in cui saranno ospitati 25 profughi è quasi pronto. Manca però il via libera della prefettura. E la consigliera tosiana chiede al Comune di attivarsi per scongiurare l'attivazione del centro di accoglienza

Era mercoledì scorso, 12 aprile, quando ad una domanda della consigliera comunale tosiana Anna Bertaia l'assessora alle politiche sociali Luisa Ceni aveva risposto: «Non abbiamo ancora notizia certa dell'apertura, c'è ancora una trattativa». Tempo tre giorni, e il vicedirettore di Caritas Verona Marco Bonato annuncia che il cas (centro di accoglienza straordinaria ) di Via Sant’Angela Merici è quasi pronto. «Delle due l'una - ha commentato Bertaia - O l'assessore non ha detto la verità, oppure, come io penso, non era informata e anche questo sarebbe politicamente grave».

Resta forte la contrarietà dei tosiani all'apertura di un centro di accoglienza per profughi nel quartiere Filippini di Verona. Per la consigliera Bertaia, l'inopportunità del cas in quel quartiere è data dalla «conformazione di vicoli e stradine strette». Inoltre, anche l'edificio che la Caritas sta sistemando per ospitare 25 profughi non sarebbe adatto perché «non è dotato di spazi aperti e cortili ed è chiuso da anni».

Sono infatti circa tre anni che lo stabile in Via Sant'Angela Merici è vuoto. Il proprietario è la diocesi scaligera e prima ospitava un gruppo di suore laiche. Ma in questi giorni, Caritas Verona sta eseguendo dei lavori per rendere gli spazi interni funzionali all'accoglienza di 25 uomini. Le stanze da letto saranno nei piani superiori, mentre al piano terra ci sarà la cucina, la sala da pranzo e le stanze per le altre attività. Attività come corsi per imparare l'italiano e tutto ciò che è necessario per favorire l'integrazione dei profughi nel contesto locale.

Il progetto di Caritas c'è e nel giro di qualche giorno anche l'edificio sarà pronto. Servirà poi il via libera della prefettura per l'attivazione del cas. Via libera che non è ancora arrivato e per questo l'assessora Ceni ha parlato di «trattativa in corso» nella risposta alla consigliera Bertaia. Consigliera che, però, non le risparmia critiche. «Per quanto l'accoglienza dei migranti spetti alla prefettura, un Comune dovrebbe seguire ogni passo e comunicarlo ai cittadini - ha dichiarato Bertaia - Invece, in questo caso la giunta Tommasi è stata spettatrice passiva di scelte altrui».

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