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Lunedì, 29 Aprile 2024
Politica San Zeno / Viale Colonnello Galliano

Tra degrado e ipotesi di rinascita a Verona si torna a parlare del futuro delle ex piscine Lido

Non si esclude un intervento radicale da parte del Comune, mentre i tosiani con Patrizia Bisinella chiedono progettualità e tempi certi di realizzazione: «Non basta abbattere per eliminare il degrado, bisogna progettare il futuro»

Quale sarà il futuro delle piscine Lido in viale Colonnello Galliano a Verona? Difficile dirlo, ma in queste ore è emersa con chiarezza la volontà da parte dell'amministrazione comunale di intervenire quanto prima, forse anche già entro la fine di quest'anno, con un intervento che si preannuncia radicale a fronte anche dell'attuale situazione, da più parti segnalata come fonte di degrado. Vi è chi suggerisce l'idea di un possibile abbattimento delle ormai fatiscenti strutture, di certo non è tuttavia ancora chiaro quale sarebbe esattamente, ovvero con che soldi e mezzi si realizzerebbe, il progetto di "rinascita" del complesso. Quest'ultimo peraltro soggetto ai vincoli di tutela speciale data la vicinanza con la cinta delle mura magistrali.

Sul tema sono intervenuti tramite una nota Enrico Migliaccio del direttivo più Europa Verona ed Anna Lisa Nalin della direzione nazionale più Europa, i quali affermano: «L'amministrazione Tommasi ha fatto sua la nostra proposta, soprattutto in considerazione del fatto che nel frattempo altri complessi ludico/natatori sono stati realizzati e che i costi di esercizio delle piscine sono sempre più pesanti. Un recupero degli impianti con la destinazione attuale avrebbe inoltre un costo proibitivo. Proprio in considerazione di tutto questo, la nostra proposta prevede un "parco sport e della salute" con attrezzature per attività fisica all'aria aperta, verde e percorsi di jogging». 

Un'idea che in effetti era stata avanzata poco più di un anno addietro da Giorgio Pasetto, il quale sottolineava le «evidenti criticità difficilmente superabili per un privato, a cominciare dai vincoli demaniali essendo l'area adiacente alle mura storiche della città, nonché il fatto che per loro natura le piscine potrebbero essere aperte solo nei mesi estivi e, non da ultima, la drammatica situazione degli impianti ormai fatiscenti». In questo senso, ripristinare gli impianti «richiederebbe uno sforzo enorme di efficientamento energetico, considerando la bolla speculativa energetica in atto, improponibile». Di qui, dunque, la proposta alternativa di realizzare «un progetto completamente nuovo, con la trasformazione in parco verde di tutta l'area e il posizionamento di attrezzature fisse per l'attività fisica all'aperto». Si tratterebbe pertanto di realizzare «un vero e proprio parco dello sport e della salute che, oltre a non avere i proibitivi costi di realizzazione e manutenzione di un impianto natatorio, contribuirebbe a rendere più vivibile Verona, sull'esempio di molte città europee».

Relativamente all'eventualità di abbattere le ex piscine Lido Galliano, è intervenuto anche il gruppo Fare con Tosi. In particolare è stata la consigliera comunale Patrizia Bisinella a commentare le indiscrezioni, non senza polemica: «Un’amministrazione che non sa progettare e pensare in grande agisce solo sull’emergenza, - ha detto Patrizia Bisinella -privando la città di servizi strategici ed essenziali. Se è vero che demolire le strutture fatiscenti può essere una parziale risposta alle nostre tante richieste di intervento in materia di sicurezza della zona, evitare di progettare la riqualificazione o la ristrutturazione degli impianti natatori significa decidere di togliere un servizio atteso e un punto di ritrovo fondamentale per i veronesi».

La stessa Patrizia Bisinella ha poi aggiunto: «Ricordo infatt che la terza ccircoscrizione è la più popolosa della città, con 32 chilometri quadrati di espansione e oltre 60 mila abitanti e in questo modo si sceglie di privare la stessa, oltre che il centro, di un luogo che nei decenni ha rappresentato uno dei fulcri dello sport della nostra città. Manca capacità amministrativa e visione strategica - ha ribadito Bisinella - e parlare di valutazione in corso di future destinazioni significa rimandare alle calende greche! Basti pensare inoltre che proprio lì accanto sorge l’impianto dove si allenava la giovane Pellegrini con il suo allenatore, il compianto Castagnetti. Ci aspettiamo una risposta veloce e concreta con tempi certi di realizzazione sul futuro di quell’area». 

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