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Politica Centro storico / Via Sant'Angela Merici

Niente centro di accoglienza nel quartiere Filippini. «Destra veronese ipocrita»

Da +Europa un attacco ai tosiani che hanno cantato vittoria per la mancata attivazione del cas in Via Sant'Angela Merici. «Surreale liberalismo a corrente alternata»

«Il liberalismo a corrente alternata a Verona è surreale». Gli esponenti di +Europa Anna Lisa Nalin ed Enrico Migliaccio attaccano i tosiani veronesi, i quali hanno cantato vittoria per la mancata attivazione del centro di accoglienza straordinaria (cas) nel quartiere Filippini.

Per la portavoce di +Europa Veneto e per il membro del gruppo di +Europa Verona, i tosiani che hanno condotto un'aspra battaglia contro l'apertura del cas in Via Sant'Angela Merici non potrebbero definirsi né liberali né tantomeno solidali, «soprattutto se si tratta del quartiere in cui vivono noti potenti politici della destra che nel corso degli anni hanno mostrato elevata idiosincrasia nei confronti degli immigrati».

L'autorizzazione sarebbe dovuta giungere dalla prefettura, la quale avrebbe potuto attivare il cas in un edificio di proprietà della Curia scaligera e rimesso a norma in tempi molto rapidi dalla Caritas. Il centro di accoglienza avrebbe potuto ospitare una ventina di richiedenti asilo, ma per chiedere che fosse attivato altrove si sono mobilitati alcuni residenti ed i consiglieri comunali di Fare! e Lista Tosi. «Hanno negato la possibilità ad un privato di utilizzare un edificio di sua proprietà per uso abitativo - è la lettura dei fatti data da Nalin e Migliaccio - L'unico "problema" di quell'edificio è che si trova nel quartiere Filippini, in centro storico, considerato evidentemente casa propria da alcuni politici. Il tutto è avvenuto nel comodo silenzio pubblico di Fratelli d'Italia e in una città dove l’emergenza abitativa sta diventando drammatica. Evidentemente l’ipocrisia che guida la politica degli esponenti delle destre porta a preferire che chi non trova casa vada a dormire per strada, salvo poi urlare contro il degrado il giorno dopo».

L'auspicio di +Europa è che «l'edificio, in disuso da diversi anni, venga comunque destinato ad alleviare la spaventosa carenza di spazi per alloggi, causata dalla trasformazione senza una vera regolamentazione di moltissime case in b&b o strutture similari. Questo ha portato negli anni un impoverimento del tessuto sociale e un decadimento delle relazioni umane, il tutto a vantaggio di alcuni dei soliti noti. E contiamo che l'utilizzo dei numerosi contenitori abbandonati, sia ecclesiastici che militari, serva proprio a mitigare la carenza di alloggi».

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