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Boschi, Pinotti, Madia e Serracchiani a Verona: il PD cala i suoi assi a sostegno di Moretti

La candidata del Partito Democratico alla presidenza della Regione ha concluso ieri il suo tour nel veronese con un incontro presso l'auditorium della fiera dove è stata sostenuta dai tre ministri e dalla governatrice del Friuli

Alessandra Moretti ha concluso ieri le sue tappe nel veronese con una visita in città ricca di appuntamenti. Il 31 Maggio e la sfida finale con Zaia e gli altri candidati sono ormai alle porte e, oltre alla candidata vicentina, il partito democratico ha calato i suoi assi chiudendo la giornata elettorale con un incontro presso l'auditorium della fiera dove, oltre alla stessa Moretti, è arrivato il gotha delle "quote rosa" che il PD può esprimere, ovvero le ministre Madia, Pinotti e Boschi e la governatrice del Friuli Debora Serracchiani (che ricopre anche la carica di vice-segretaria del partito).

La mattina di Moretti è iniziata con un appuntamento alla protezione civile provinciale dove incontrando i volontari, si è impegnata in caso di elezione a finanziare la formazione 'professionale' di coloro che prestano servizio. Successivamente il percorso si è snodato nel centro partendo da Porta Vescovo improvvisando brevi comizi, fermandosi - come peraltro è stata sua abitudine in questa campagna elettorale - con i cittadini trovati per strada e rispondendo alle loro domande. Il gran finale è pronto in fiera, in una sala riempita in ogni ordine posto e con molta gente in piedi le big del PD hanno spinto la corsa di Moretti. De Menech, segretario veneto, le presenta come le "5 grandi donne del partito democratico, qui per la vittoria in Veneto". La prima a prendere la parola è Serracchiani "Siamo qui per la vittoria, per vincere 7-0! Domenica si decide in Veneto se continuare a star fermi o se accettare la sfida del cambiamento. Il PD è in prima linea per questo anche come governo. Ci impegniamo a continuare sul sentiero delle riforme". Pinotti "Sono qui a ringraziare Moretti di una scelta coraggiosa: si è dimessa da un posto sicuro e ha girato tutto il Veneto. E' finalmente il tempo delle donne. E di chi non usa la paura contro la gente in un momento complesso: le soluzioni si trovano col buonsenso". Madia: "Arrivati al governo abbiamo trovato un paese in crisi. Il nostro risultato del 41 per cento alle europee è stata la richiesta dell'Italia di tornare a fare buona politica. Nessuno può dire di aver perso diritti che aveva prima del Jobs Act, mentre molti hanno più diritti dopo la riforma del lavoro". Boschi: "Ogni mattina Grillo e Salvini si alzano e sperano che qualcosa non vada per l'Italia e urlano, noi invece ci alziamo sperando di migliorare e scommettiamo sul futuro dell'Italia. Siamo quelli che pensano che Galan, il loro presidente, dovrebbe restituire tutto quello che ha rubato". Infine Moretti si prende la sua platea: "E' ora di riprendersi il futuro, ho incontrato tantissimi cittadini ai mercati, nelle piazze, nei bar, in 150 aziende. E ho sentito grande sfiducia e delusione, per questo ventennio di scandali, di tagli al sociale, di politica per gli amici. Non è una regione civile quella che lascia indietro i più fragili e fa marchette, come è accaduto nell'ultimo bilancio regionale. E' finito il tempo" si scalda "delle bugie: la sanità si tiene in piedi perchè abbiamo personale di eccellenza ma la politica di centrodestra ha fallito con una sanità che funziona per pochi privilegiati". Chiusura infine dedicata all'avversario Zaia: "Serve riportare in Veneto il senso di umanità. Non siamo pieni di rabbia nè egoisti: siamo meglio di Matteo Salvini, che ha commissariato quella comparsa di Luca Zaia. I Veneti non si lamentano mai ma siamo stati governati da uno che si lamenta sempre".

Bigon, capolista donna del PD veronese commenta: "Queste straordinarie protagoniste dimostrano che il Partito Democratico valorizza le donne e crede nella possibilità che hanno di portare il cambiamento, anche in regione Veneto."

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