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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Stop al cda in Agec Onoranze Funebri, Zavarise: «Dipendenti perdono rappresentanza»

Arriva l'amministratore unico per la società controllata da Agec. Il consigliere leghista critica la presidente Viviani, che replica: «Polemiche infondate e pretestuose»

Giovedì pomeriggio, 27 aprile, il consiglio di amministrazione di Agec ha deliberato un cambiamento nell'amministrazione di Agec Onoranze Funebri. La società controllata non sarà più guidata da un consiglio di amministrazione bensì da un amministratore unico. «Un'amara sorpresa per i dipendenti, che vedono così esautorata la propria rappresentanza nel cda», polemizza il consigliere comunale della Lega Nicolò Zavarise. Polemica «infondata e pretestuosa», per la presidente di Agec Anita Viviani.

Agec è un'azienda municipalizzata controllata dal Comune di Verona. Azienda che si occupa principalmente della gestione degli immobili e quindi anche delle case popolare. Nel tempo, però, il Comune ha affidato ad Agec anche altri servizi, come quello delle farmacie, delle mense ed i servizi cimiteriali.
Dei servizi cimiteriali si occupa Agec Onoranze Funebri, società controllata da Agec. Dal 2012, Agec Onoranze Funebri è stata guidata da un consiglio di amministrazione. E lo statuto prevede che i soci lavoratori abbiano il diritto di nominare un proprio rappresentante all'interno del cda.

Da giovedì scorso non sarà più così, perché Agec ha deciso di affidare la direzione di Agec Onoranze Funebri non a un consiglio di amministrazione ma ad un amministratore unico. Scelta giudicata sbagliata dal consigliere comunale di minoranza Zavarise: «In un’azienda come quella di onoranze funebri, i lavoratori costituiscono un patrimonio fondamentale, essendosi rivelati in molte occasioni fondamentali nelle decisioni e nelle scelte aziendali e avendo consentito di avere rapporti sindacali sereni e costruttivi che hanno permesso di evitare situazioni incresciose come a cui assistito recentemente, con le rappresentanze sindacali riunite a protestare sotto le finestre della sede aziendale di Via Noris».
Per Zavarise, lasciare il cda e quindi la possibilità che i lavoratori soci avessere un loro rappresentante al suo interno dimostrerebbe «che i lavoratori devono continuare ad essere considerati una risorsa primaria ed insostituibile, specialmente per l’importanza strategica della partecipazione diretta dei dipendenti». Inoltre, alcuni lavoratori di Agec Onoranze Funebri sono soci con una piccola quota di azioni. «Consentire loro di essere rappresentati significa quindi anche dare voce alle minoranze», ha concluso il consigliere della Lega, ricordando anche che i membri del cda «non hanno mai percepito né percepiscono alcun compenso né altra forma di indennità».

Ma per la presidente di Agec Viviani, quelle di Zavarise sono «lacrime di coccodrillo», visto che prima del suo arrivo in Agec non ci sarebbe stata tutta questa attenzione ai lavoratori delle onoranze funebri. «La modalità con cui Agec Onoranze Funebri ha chiuso l'ultimo bilancio è stata tutta giocata sulla compressione del costo del lavoro», ha evidenziato Viviani.
E la presidente di Agec ha voluto anche correggere alcune imprecisioni espresse da Zavarise. «È una mezza verità che il consiglio di amministrazione di Agec Onoranze Funebri non percepisse alcun compenso - ha detto Viviani - Ai componenti venivano infatti riconosciuti i rimborsi spese. E dire che finora si è mantenuto il cda per garantire una rappresentanza ai lavoratori è totalmente infondato, in quanto il posto all'interno del cda veniva garantito non già ai lavoratori in quanto tali, ma soltanto ai soci lavoratori, che sono una parte, ai quali rimangono comunque tutti i poteri dei soci, compreso quello di impugnare le delibere».

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